Maternità e dimissioni: pensavo di dover rinunciare alla NASpI, ma il CAF mi ha aperto gli occhi

Maternità e dimissioni: la NASpI può essere riconosciuta anche dopo aver lasciato il lavoro, ecco come fare.

Molte mamme si trovano davanti a un bivio complicato: come conciliare la maternità con il lavoro, soprattutto quando le condizioni diventano troppo difficili da gestire?Non esiste un modo univoco, o più giusto, di affrontare la maternità. C’è chi freme per riprendere il lavoro, chi vorrebbe restare a casa ma è obbligata a tornare, e chi invece sceglie di lasciare il proprio impiego per dedicarsi completamente alla nuova vita da mamma.

Donna con un bambino
Maternità e dimissioni: pensavo di dover rinunciare alla NASpI, ma il CAF mi ha aperto gli occhi – informazioneoggi.it

Ogni mamma ha una storia personale e lavorativa a se stante e non può quindi esistere un modo migliore, ma soltanto il più giusto per la propria situazione personale. Tuttavia, se il desiderio di lasciare il lavoro dopo il periodo di congedo obbligatorio viene frenato dal timore di non aver diritto alla NASpI è bene fare luce su un aspetto poco noto ma cruciale.

NASpI e dimissioni dopo la maternità: cosa dice la legge

Molte mamme pensano erroneamente che dimettersi dopo la maternità significhi perdere automaticamente la NASpI, ovvero l’indennità di disoccupazione che spetta ai lavoratori subordinati in caso di perdita involontaria del lavoro.

Donna con in braccio un bambino
NASpI e dimissioni dopo la maternità: cosa dice la legge – informazioneoggi.it

Tuttavia, la normativa italiana tutela le mamme in questo delicato passaggio. Infatti, se le dimissioni vengono presentate entro il primo anno di vita del bambino, esse sono considerate dimissioni “per giusta causa”. Questo particolare status fa sì che le madri possano comunque accedere alla NASpI, l’indennità di disoccupazione erogata dall’INPS.

Non si tratta di un diritto automatico: è necessario che le dimissioni vengano convalidate presso l’Ispettorato territoriale del lavoro. Questa procedura serve a confermare che la decisione di lasciare il posto di lavoro sia effettivamente legata a motivi validi, come appunto la maternità e le difficoltà nel conciliare i tempi lavorativi con le esigenze del neonato.

Inoltre, è importante sapere che la NASpI viene erogata per un periodo proporzionale ai contributi versati e offre un sostegno economico indispensabile in un momento delicato come quello successivo alla maternità. Non si tratta solo di un aiuto finanziario, ma di una forma di tutela che permette alle mamme di affrontare con maggiore serenità la nuova fase della loro vita.

In questo modo, le mamme possono dedicarsi alla cura dei propri figli senza dover subire ingenti perdite economiche che, in questa delicatissima fase della vita potrebbero creare non poche problematiche.

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