Un semplice gesto può provocare danni irreversibili ai tuoi dispositivi elettronici più preziosi.
La tecnologia è parte integrante della vita di tutti i giorni, la sicurezza dei dispositivi elettronici domestici è una priorità sempre più urgente. Televisori, computer, router e una console per videogiochi sono strumenti essenziali, ma anche estremamente vulnerabili se esposti a determinati rischi spesso sottovalutati.
Ci sono tuttavia minacce poco conosciute ma potenzialmente devastanti figura un piccolo dispositivo che si presenta con l’innocuo aspetto di una chiavetta USB.
Si tratta di un accessorio apparentemente comune, che può causare guasti irreparabili in pochi secondi, rendendo inutilizzabili gli apparecchi ai quali viene collegato. Si tratta di un pericolo reale e cresce con una diffusione di questi oggetti, facilmente reperibili online.
USB, così mettono a rischio i tuoi elettrodomestici
Esistono sul mercato numerosi dispositivi che possono essere potenzialmente pericolosi per televisori, router e altri dispositivi elettronici. Non si tratta di un malware o di un virus informatico. Il dispositivo in questione è conosciuto come USB Killer.

Si tratta di un oggetto progettato inizialmente per test di laboratorio, che oggi rappresenta una minaccia concreta per l’integrità dell’elettronica domestica. A differenza delle comuni chiavette, non serve ad archiviare dati, ma a immagazzinare e poi rilasciare scariche elettriche ad alta tensione, colpendo direttamente i circuiti interni del dispositivo a cui è collegato.
Queste scariche possono bruciare schede madri, danneggiare porte USB e compromettere in modo irreversibile router, smart TV, console e perfino alcuni smartphone. Tutto ciò accade in pochi istanti, spesso senza possibilità di riparazione o recupero.
Nonostante il loro uso non sia ancora largamente diffuso, la facilità di acquisto e la crescente visibilità su piattaforme come TikTok e YouTube stanno contribuendo ad aumentarne la pericolosità. In molti video, l’uso dell’USB Killer è mostrato come una sfida o una dimostrazione tecnica, ma gli effetti sono tutt’altro che innocui.
L’origine di questi dispositivi risale a circa dieci anni fa, quando venivano utilizzati da aziende tecnologiche per simulare sovratensioni e testare la resistenza delle apparecchiature. Tuttavia, la loro commercializzazione priva di restrizioni ha aperto le porte a utilizzi illeciti e dannosi, rendendo indispensabile una maggiore consapevolezza degli utenti.
Gli esperti di sicurezza informatica ribadiscono una regola fondamentale: mai collegare chiavette USB di provenienza incerta. Anche un gesto apparentemente innocuo – come usare una chiavetta trovata per strada o ricevuta da uno sconosciuto – può trasformarsi in un errore irreversibile, con danni economici e pratici considerevoli.