Se il proprietario di un immobile dato in affitto non riceve i canoni previsti dal contratto regolarmente registrato all’Agenzia delle Entrate, la possibilità di recuperare le imposte versate sui redditi mai incassati.
È il caso di un nostro Lettore che chiede: “Ho dichiarato i redditi di locazione come mi ha detto il mio commercialista, ma io è da più di due anni che non riscuoto il canone di affitto, anche se ho pagato le tasse su redditi non percepiti. Ho letto che posso chiedere all’Agenzia delle Entrate la detassazione e il rimborso delle imposte pagate, è vero?”

Il Fisco offre una possibilità di recuperare le imposte versate su quei redditi mai incassati. Tale situazione è regolata dall’articolo 26 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR), che prevede la detassazione dei canoni di locazione ad uso abitativo scaduti e non percepiti. Ma, alla condizione che si proceda all’accertamento formale dell’insolvenza dell’inquilino, come nel procedimento giurisdizionale di sfratto per morosità. In effetti, è necessario un atto del giudice che convalidi la mancata riscossione.
Il Fisco rimborsa le tasse sui canoni di affitto non pagati
Una volta concluso il procedimento di sfratto, si può ottenere un credito d’imposta pari alle tasse già versate su quei canoni non riscossi. Il credito può essere utilizzato nella dichiarazione dei redditi successiva alla sentenza, oppure si può chiedere il rimborso presentando un’istanza all’Agenzia delle Entrate. I tempi per chiedere il rimborso o il credito è fino a dieci anni dalla chiusura del procedimento.
Quindi, in risposta la nostro Lettore, se ha dichiarato il reddito da locazione, ma non ha percepito i canoni di affitto, e ha instaurato un procedimento di sfratto, può chiedere il rimborso delle imposte pagate o il credito di imposta da utilizzare a compensazione delle imposte da pagare, nell’anno successivo alla maturazione del credito.
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