Pensione rimandata con busta paga più alta: il bonus che conviene ai lavoratori

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto un bonus per i lavoratori riconosciuto direttamente in busta paga, ma solo per chi decide di rimandare la pensione. 

La busta paga diventa più ricca, grazie alla restituzione dei contributi a carico del dipendente. Il bonus è riconosciuto ai lavoratori che decidono di rinunciare al trattamento pensionistico momentaneamente.

Mano che protegge un maialino
Pensione rimandata con busta paga più alta: il bonus che conviene ai lavoratori (Informazioneoggi.it)

A poter beneficiare di questa misura sono i lavoratori che hanno maturato i requisiti per la pensione anticipata, e scelgono di proseguire l’attività lavorativa, potrà contare su una retribuzione mensile più elevata. Ed esattamente, i dipendenti che raggiungono i requisiti della Quota 103 (almeno 62 anni di età e 41 anni di contributi) o i requisiti per la pensione anticipata ordinaria (42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne).

Pensione rimandata e busta paga più alta: il “bonus Maroni o Giogetti”

Questo meccanismo, noto inizialmente come “bonus Maroni” e oggi ribattezzato “bonus Giorgetti” in riferimento all’attuale Ministro dell’Economia, consiste nell’accredito in busta paga della quota di contributi previdenziali (pari al 9,19%) a carico del lavoratore. Quest’importo è riconosciuto esentasse, aumentando il netto mensile percepito ogni mese.

Donna che mette i soldi in un salvadanaio con una calcolatrice in un'altra mano
Pensione rimandata e busta paga più alta (Informazioneoggi.it)

La circolare n. 102 del 16 giugno 2025, chiarisce nel dettaglio per accedere all’incentivo. I lavoratori che decidono di usufruire di questo bonus devono comunicarlo all’INPS sul portale istituzionale o possono avvalersi dell’assistenza di un patronato.

Il bonus consiste in un aumento in busta paga per effetto dei contributi a carico dei lavoratori ma sul futuro assegno pensionistico l’effetto è minimo. Questo perché il futuro pensionato riceve in busta paga la quota dei contributi. Pertanto, non incide sulla quota calcolata con il metodo retributivo, ma sulla quota contributiva ci sarà una piccola riduzione. Un piccolo sacrificio futuro ma con un beneficio immediato.

Il bonus sarà attivo fino al raggiungimento dell’età per la pensione di vecchiaia, fissata a 67 anni, o fino a eventuale rinuncia da parte del lavoratore.

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