BTP con rendimento superiore al 4% e Buoni Postali fino al 5%: cosa sapere per scegliere con consapevolezza

I BTP e i Buono Postali, rappresentano due opzioni di investimento molto apprezzate dagli italiani, considerati sicuri ma molto differenti tra loro. 

Analizziamo nel dettaglio alcune caratteristiche come la solidità dell’emittente e la sicurezza del capitale, inoltre, hanno una diversa tipologia di acquisizione e accessibilità.

Salvadanaio a forma di maialino con soldi in euro
BTP con rendimento superiore al 4% e Buoni Postali fino al 5%: cosa sapere per scegliere con consapevolezza (Informazioneoggi.it)

La seconda tranche del BTP ottobre 2040 ha confermato un forte interesse da parte del mercato. Con l’emissione di 1,75 miliardi di euro, il titolo ha raccolto domande per quasi 3 miliardi. Questo rappresenta un forte interesse per gli investitori a favore di strumenti a lungo termine con rendimento interessante. Il tasso lordo è stato fissato al 4,03%, mentre quello netto, secondo le elaborazioni di Assiom Forex, si attesta al 3,528%. Il prezzo di aggiudicazione è stato pari a 98,41, con regolamento fissato per il 15 luglio 2025 e cedola in pagamento il 1° ottobre 2025. Complessivamente, il titolo fa parte di una serie già ben strutturata, con oltre 14 miliardi di euro in circolazione.

BTP e Buoni Postali: Le differenze

Sull’altra parte della bilancia ci sono i buoni fruttiferi postali, strumenti storici che da oltre un secolo rappresentano per molti italiani un rifugio sicuro per i propri risparmi. Garantiti dallo Stato ed emessi da Cassa Depositi e Prestiti, i buoni vengono collocati tramite Poste Italiane e si distinguono per la loro semplicità. Possono essere sottoscritti facilmente, anche online, e in alcuni casi intestati a più soggetti, offrendo maggiore flessibilità e praticità.

Calcolatrice soldi in euro e penna
BTP e Buoni Postali: le differenze (Informazioneoggi.it)

La differenza tra BTP e Buoni Postali è anche il rendimento. Ad esempio, a luglio 2025, i buoni postali offrono tassi sensibilmente più contenuti, anche su investimenti a lungo termine. I buoni ordinari ventennali arrivano a un tasso lordo del 2,50% solo al ventesimo anno. Poiché esiste un Buono Postale per ogni occasione, si rivelano più interessanti  titoli dedicati ai minori, che possono raggiungere un rendimento lordo del 5%, ma solo in casi molto specifici e dopo periodi prolungati. In alternativa, ci sono il Buono 100 o il 3×4, con scadenze più brevi ma tassi che restano inferiori rispetto al BTP ottobre 2040.

Sono entrambi ottimi investimenti e la scelta è personale e dipende dagli obiettivi che si vuole raggiungere. In questi casi gioca anche molto la fiducia consolidata degli italiani con Poste Italiane, anche se il rendimento è più contenuto. Ma anche in questo caso bisogna stare molto attenti, sono tante le decisioni che ABF (Arbitro Bancario Finanziario) si trova a discutere sui Buoni Postali.

Ecco alcune decisioni dell’ABF:

Buoni Postali di 3.500 euro: Poste Italiane si era rifiutata di pagarli perché prescritti, ma ho ottenuto tutti i soldi con interessi

Poste Italiane mi aveva rimborsato i Buoni Fruttiferi Postali per un importo inferiore, ho fatto ricorso e ho avuto una somma maggiore

Ho trovato un vecchio Buono Postale di 5 milioni di lire, Poste non ha voluto rimborsarlo e ho fatto ricorso

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