Il Governo Meloni nel 2025, con la Riforma pensioni, ha apportato modifiche al sistema pensionistiche con modifiche mirate mantenendo la struttura della Legge Fornero ma introducendo correttivi temporanei e selettivi.
Confermata la Quota 103 con l’accesso alla pensione con 62 anni con almeno 41 di contributi, ma con il calcolo interamente col sistema contributivo. Questo può comportare una riduzione dell’assegno mensile rispetto al sistema misto.
Inoltre, per questa misura è previsto un tetto massimo all’importo liquidabile pari a quattro volte il trattamento minimo INPS.
Prorogata anche l’Opzione Donna ma con modifiche dei requisiti, previsto con un innalzamento dell’età minima a 61 anni per chi non ha figli, 60 per chi ne ha uno e 59 per chi ne ha almeno due. Il requisito contributivo richiesto è di 35 anni. Inoltre, integrati nuovi requisiti che si aggiungono a quelli anagrafici e contributivi, nello specifico, è necessario trovarsi in una di queste situazioni:
Anche l’APE Sociale è stata prorogata, ma anche in questa misura le modifiche apportate sono restrittive. Si può accedere a questa misura con un’età minima di 63 anni e 5 mesi. Il requisito contributivo richiesto è di almeno 30 o 36 anni a seconda della categoria di appartenenza. Ridotti i beneficiari che si devono trovare in particolari situazioni, come aver svolto mansioni gravose, essere caregiver, invalidi (almeno il 74%) o disoccupati di lunga durata. Inoltre, il sussidio non può superare i 1.500 euro lordi mensili e non è cumulabile con altri redditi significativi (8.000 euro per lavoro dipendente e 5.000 euro per lavoro autonomo).
Un’altra misura molto discussa e delicata riguarda i lavoratori precoci, ovvero coloro che hanno versato contributi prima dei 19 anni di età e che si trovano in situazioni di difficoltà o hanno svolto attività particolarmente pesanti. Il requisito contributivo per questa misura è di 41 anni a prescindere dall’età anagrafica. Anche per loro, il diritto al pensionamento anticipato richiede requisiti precisi e stringenti.
La riforma Fornero, continua a rappresentare l’ossatura principale del sistema pensionistico italiano. Per avere una pensione adeguata, bisogna contribuire a lungo, con continuità, e prepararsi a vivere più a lungo con assegni spesso più contenuti rispetto al passato.
La pensione anticipata introdotta dalla Legge Fornero non ha una scadenza specifica, poiché è una misura strutturale del sistema previdenziale italiano.
Attualmente, i requisiti per accedere a questa finestra di pensionamento sono:
Questi requisiti rimarranno invariati fino al 31 dicembre 2026, salvo adeguamenti futuri legati alla speranza di vita.
Il Governo Meloni studia la nuova Riforma previdenziale in vigore dal 2026, tante le ipotesi e indiscrezioni, in quest’articolo i 3 scenari: Riforma delle pensioni: tagliare non basta, il Governo davanti a tre scenari critici
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