Bambini a rischio: una rara allergia alimentare potrebbe mettere in pericolo il loro stato di salute, lo studio

Allergie infantili in aumento, un recente studio rivela l’impatto sulla qualità della vita dei bambini e l’importanza di una diagnosi precoci, in particolare sull’esofagite eosinofila (EoE) in forte aumento. 

Un recente studio pubblicato sulla rivista Pediatrics evidenzia come l’impatto delle condizioni allergiche nei bambini, confermando quanto queste malattie influiscano significativamente sul loro benessere quotidiano.

Bambina che si soffia il naso
Bambini a rischio: una rara allergia alimentare potrebbe mettere a rischio il loro stato di salute (Informazioneoggi.it)

Secondo i ricercatori, le allergie sono tra i principali fattori che compromettono la qualità della vita in età pediatrica, e seguono un percorso ben definito, noto come “marcia allergica”. Questo fenomeno descrive l’evoluzione tipica delle allergie, che spesso iniziano con l’eczema nei primi mesi di vita, per poi progredire verso allergie alimentari, asma e infine allergie ambientali.

Allergie nei bambini in aumento

Questo studio rispetto agli studi precedenti, non si è basato su questionari ma direttamente sulle cartelle cliniche elettroniche di oltre un milione di bambini statunitensi. I dati sono raccolti nel database CER² (Comparative Effectiveness Research through Collaborative Electronic Reporting), messi a disposizioni degli studiosi per la ricerca.

Bambino che spruzza in bocca uno spray per le allergie
Allergie nei bambini in aumento (Informazioneoggi.it)

Gli studiosi hanno considerato cinque condizioni specifiche: eczema (o dermatite atopica), allergie alimentari anafilattiche, asma, rinite allergica e l’esofagite eosinofila (EoE), una forma più rara in aumento che colpisce l’esofago e provoca infiammazioni croniche in risposta a determinati alimenti. In base ai dati  raccolti, l’eczema si manifesta in media nei primi quattro mesi di vita,  mentre le allergie alimentari gravi e l’asma emergono intorno ai 13 mesi. La rinite allergica compare intorno ai 26 mesi, mentre l’EoE si presenta di norma attorno ai 35 mesi.

Lo studio ha rilevato che oltre il 13% di bambini soffre di una condizione di allergie respiratore temporanee. Gli alimenti a cui i bambini sono risultati allergici, sono: arachidi (1,9%), seguite da uova (0,8%) e crostacei (0,6%). Inoltre, l’esofagite eosinofila (EoE), secondo lo studio, potrebbe colpire una popolazione maggiore di quanto si pensasse. Lo studio è fondamentale per i pediatri e le famiglie, che attraverso i sintomi possono attivare una diagnosi precoce.

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