Il nostro sistema previdenziale e assistenziale tutela le persone con invalidità tramite prestazioni economiche e agevolazioni sanitarie.
Ma quali prestazioni economiche spettano se si ha un’età superiore a 65 anni. In quest’articolo rispondiamo al quesito di una Lettrice comune a molti, in base alla normativa attualmente in vigore.

Un Lettrice ci pone la seguente domanda: “Mia mamma nata nel 1938, oltre 65 anni e con invalidità al 100% e legge 104 per gravità, percepisce dal 2021 l’indennità di accompagnamento. Ha diritto anche a una pensione?”
Pensione di invalidità civile: i limiti di redditi anche dopo 65 anni
Purtroppo, sua madre, vista l’età di oltre 65 anni, ha diritto solo all’indennità di accompagnamento. Per ottenere la pensione di invalidità civile, è necessario essere invalidi al 100% e avere un’età compresa tra i 18 e i 67 anni. Dal 2021 questa prestazione è concessa anche ai maggiorenni fino al compimento del 67° anno di età. Superata tale soglia, la pensione di invalidità civile è sostituita dall’assegno sociale (legge 8 agosto 1995, n. 335).
Nel caso degli invalidi civili totali sono previste due distinte prestazioni: l’indennità di accompagnamento e la pensione di inabilità civile.
L’indennità di accompagnamento non prevede un limite di reddito, pertanto si può ottenere anche se si hanno redditi alti. Diversa è la pensione di inabilità che prevede limiti di reddito. Nel 2021 ad esempio, a prescindere dall’età, questo limite era pari a 5.010,20 euro lordi annui per la seconda mensilità, che ammonta a 287,09 euro al mese.
Nel 2025, la pensione di invalidità civile è di 336,00 euro al mese e il limite di reddito è di 19.772,50 euro. Tutti gli importi e le soglie di reddito sono indicati nell’allegato 2 alla circolare n. 23 del 28 gennaio 2025.
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