Molti lo scelgono per comodità, ma in cabina può aumentare i rischi per la circolazione e la sicurezza.
Quando ci si prepara per un viaggio, gran parte delle energie vengono spese per preparare la valigia. Tuttavia, spesso si sottovaluta una scelta che può rivelarsi cruciale: l’abbigliamento da indossare in aereo durante il viaggio. Il comfort è sicuramente un criterio da tenere a mente, così come la praticità dell’outfit: indossare qualcosa che si riutilizzerà in vacanza è senz’altro una mossa furba.

Questo spinge, il più delle volte, a far ricadere la propria scelta su leggings o jeans attillati, senz’altro pratici e alla moda, ma tutt’altro che ideali per trascorrere ore in una cabina pressurizzata. Anche nei voli di breve durata, la scelta di un look sbagliato può influire negativamente sul benessere personale.
Perché evitare jeans e leggings in aereo
Medici e specialisti in circolazione venosa e sicurezza aerea concordano sulla potenziale minaccia dei capi troppo aderenti quando si viaggia in aereo. I tessuti stretti, sopratutto in vita, alla coscio o alle caviglie, possono infatti alterare il normale flusso sanguigno. Si tratta di un fenomeno che viene amplificato dalla prolungata immobilità tipica dei voli. Tale condizione può causare gonfiore, formicolii, comparsa di vene varicose o, nei casi più gravi, trombosi venosa profonda.

Per questo motivo, diverse compagnie aeree consigliano di scegliere indumenti comodi e ampi, in grado di favorire i movimenti delle gambe e una corretta ventilazione. Inoltre, camminare nel corridoio – quando possibile – e compiere piccoli movimenti con piedi e caviglie sono pratiche che aiutano ulteriormente a ridurre i rischi, ma nulla può compensare del tutto l’uso di vestiti inadatti.
A tutto ciò si aggiunge un altro elemento spesso ignorato: la sicurezza in caso di incidente. Gli indumenti aderenti in materiale sintetico, come molti leggings sportivi, sono realizzati con fibre derivate dal petrolio. In caso di incendio a bordo, questi tessuti possono fondersi sulla pelle, provocando ustioni anche gravi. È per questo che specialisti come Christine Negroni raccomandano l’uso di abiti in fibre naturali, come cotone o lino, che offrono maggiore protezione termica e libertà di movimento.
Gli esperti suggeriscono di preferire pantaloni jogger, tute morbide, capi a strati per adattarsi alla temperatura della cabina, e – quando necessario – calze a compressione medicale, che aiutano a migliorare la circolazione. Queste soluzioni, unite a una corretta idratazione e all’evitare alcol e caffeina prima del volo, contribuiscono a mantenere un buon livello di benessere anche durante i viaggi più lunghi.