Attenzione: questa abitudine in aereo può farti perdere la patente

Un gesto abituale tra i passeggeri può trasformarsi in una violazione del Codice della Strada appena atterrati: l’errore da non commettere.

Molti viaggiatori, una volta saliti a bordo di un aereo, si concedono un bicchiere di vino o un drink, approfittando del momento di relax o della vacanza in arrivo. Tuttavia, ciò che sembra un gesto innocuo potrebbe avere conseguenze serie e impreviste una volta a terra, soprattutto per chi ha intenzione di mettersi subito alla guida. Con l’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, le norme sulla guida in stato di ebbrezza si sono irrigidite, prevedendo sanzioni più severe e l’introduzione di strumenti obbligatori per chi supera determinati limiti.

Patente tra le mani
Attenzione: questa abitudine in aereo può farti perdere la patente – informazioneoggi.it

Il tasso alcolemico massimo consentito per i conducenti “esperti” rimane di 0,5 grammi per litro (g/l), mentre per neopatentati e conducenti professionali il limite è fissato a zero. Tuttavia, superare anche di poco la soglia di 0,5 g/l può comportare sanzioni economiche rilevanti, sospensione della patente e decurtazione dei punti. Ciò vale anche per chi ha consumato alcolici in volo e, sentendosi in grado di guidare, decide di farlo subito dopo essere atterrato.

Cosa succede se ti concedi un drink in volo

Secondo il testo approvato, chi si mette alla guida con un tasso alcolemico compreso tra 0,5 e 0,8 g/l rischia una multa da 543 a 2.170 euro, la sospensione della patente da tre a sei mesi e la perdita di 10 punti. Il pagamento ridotto non è più previsto, quindi nessuno sconto sarà applicabile. Salendo nella fascia tra 0,8 e 1,5 g/l, le conseguenze diventano penali: arresto fino a sei mesi, multa da 800 a 3.200 euro, sospensione della patente fino a un anno e, da questo livello in poi, scatta l’obbligo di installazione dell’alcolock a proprie spese.

patente
Cosa succede se ti concedi un drink in volo – informazioneogg.it

Questo dispositivo, una volta montato, impedisce l’avvio del motore se il conducente non dimostra di avere un tasso pari a 0,0 g/l. Obbligatorio per almeno due anni, diventa parte integrante dell’equipaggiamento del veicolo. Se non viene installato, o viene manomesso, si rischiano nuove multe e ulteriori periodi di sospensione della patente. Le sanzioni aumentano ancora in presenza di un tasso superiore a 1,5 g/l, arrivando a multe fino a 6.000 euro, arresto fino a un anno, e sospensione della patente da uno a due anni. In caso di recidiva entro due anni, scatta la revoca definitiva della patente.

Va inoltre ricordato che rifiutare l’alcol test equivale legalmente a superare la soglia più grave, con sanzioni identiche a quelle previste oltre i 1,5 g/l. Particolarmente severo il trattamento riservato a neopatentati e autisti professionali, per i quali anche un valore inferiore a 0,5 g/l è sufficiente per multe, sospensioni e decurtazioni di punti.

Per chi è appena atterrato da un volo e ha consumato bevande alcoliche, la convinzione di essere “a posto” può essere fuorviante: i tempi di smaltimento dell’alcol nel sangue variano da persona a persona. Un comportamento considerato banale o abituale, come bere un bicchiere in volo, può quindi tradursi in una grave infrazione al Codice della Strada, con conseguenze personali, economiche e legali anche molto pesanti.

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