Camminare 100 minuti al giorno può migliorare lo stato di salute e ridurre il rischio di mal di schiena

Un’attività semplice e accessibile come camminare potrebbe diventare un alleato efficace contro uno dei disturbi più diffusi al mondo: il mal di schiena.

Un recente studio pubblicato su JAMA Network Open, condotto su oltre 11.000 adulti in Norvegia, che ha evidenziato un legame tra durata e intensità della camminata quotidiana e il rischio di sviluppare dolori lombari persistenti.

Donna che cammina in spiaggia
Camminare 100 minuti al giorno può migliorare lo stato di salute e ridurre il rischio di mal di schiena (Informazioneoggi.it)

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nel 2020 oltre 619 milioni di persone convivevano con il mal di schiena, un numero destinato ad aumentare fino a circa 843 milioni entro il 2050. Nella maggior parte dei casi, si tratta di una condizione cronica, che perdura per almeno tre mesi con un livello di dolore da moderato a intenso, tale da compromettere la qualità della vita quotidiana.

Camminare 100 minuti al giorno: ecco perché dovresti farlo da subito

Le cause alla base del mal di schiena cronico sono molteplici. Alcune non possono essere modificate, come l’età, la predisposizione genetica o la presenza di patologie preesistenti come l’artrite, la stenosi spinale, l’osteoporosi o la fibromialgia. Altre, invece, dipendono dallo stile di vita: obesità, fumo, stress e soprattutto sedentarietà sono tra i principali fattori di rischio su cui è possibile intervenire.

Donna che cammina con le mani alzate nel bosco
Camminare 100 minuti al giorno: ecco perché dovresti farlo subito (Informazioneoggi.it)

La ricerca, guidata da Rayane Haddadj, dottoranda presso l’Università Norvegese di Scienza e Tecnologia, ha analizzato i dati raccolti tra il 2017 e il 2019 nell’ambito dello studio HUNT, con un follow-up tra il 2021 e il 2023. Nessuno dei partecipanti presentava dolori cronici alla schiena all’inizio dello studio. Gli studiosi hanno esaminato il numero di minuti camminati quotidianamente da ciascun partecipante e l’intensità dell’attività, misurata in base all’equivalente metabolico (MET) al minuto.

Dai risultati dello studio, emerge che chi camminava più di 100 minuti al giorno mostrava un rischio ridotto del 23% di sviluppare mal di schiena cronico rispetto a chi camminava meno di 78 minuti. Inoltre, la relazione tra cammino e dolore era dose-dipendente: più si cammina, maggiore è la protezione, almeno fino a circa 100 minuti giornalieri, soglia oltre la quale i benefici si stabilizzano.

Anche l’intensità della camminata gioca un ruolo, seppur minore rispetto alla durata. Camminare a passo sostenuto si associa comunque a una riduzione del rischio, ma l’effetto protettivo maggiore è legato al volume complessivo dell’attività.

Secondo Haddadj, questi dati rafforzano le evidenze sul ruolo centrale dell’attività fisica nella prevenzione del dolore e nella promozione della salute. Ogni piccolo aumento nel movimento quotidiano può fare la differenza. In linea con il messaggio dell’OMS: “Ogni movimento conta per una salute migliore.”

Nonostante l’entusiasmo per questi risultati, alcuni esperti invitano alla cautela. Il dottor Neel Anand, ortopedico e direttore del Cedars-Sinai Spine Center di Los Angeles, concorda sull’importanza dell’attività fisica, ma avverte che non si può affermare con certezza che camminare prevenga il mal di schiena. Sottolinea che il dolore lombare,  è spesso legato a processi degenerativi e complessi: chi è sedentario ha certamente un rischio maggiore, ma camminare non garantisce automaticamente l’immunità dal problema.

Camminare ogni giorno può dunque essere un gesto semplice ma efficace per prendersi cura della propria schiena, a patto di non considerarlo una “cura miracolosa”. Rappresenta piuttosto una buona abitudine da adottare, soprattutto in un’epoca in cui la sedentarietà è sempre più diffusa. In fondo, bastano cento minuti al giorno per fare un passo concreto verso il benessere.

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