Meglio il Buono Postale 100 o il BOT annuale? Rendimenti, vantaggi e novità sociali

In un periodo in cui gli italiani cercano soluzioni sicure per investire i propri risparmi, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e Poste Italiane lanciano due strumenti molto diversi ma ugualmente interessanti: il nuovo Buono 100 e il BOT annuale con scadenza a giugno 2026.

Entrambi rappresentano scelte affidabili, ma con caratteristiche, rendimenti e finalità che li rendono adatti a risparmiatori con profili diversi.

Porcellino salvadanaio con soldi legati da un elastico
Meglio il Buono Postale 100 o il BOT annuale? Rendimenti, vantaggi e novità sociali (Informazioneoggi.it)

In questi giorni il MEF ha lanciato un’asta di 3 BTP con scadenza tra il 2030 e il 2035. In quest’articolo analizziamo il rendimento di due strumenti amati dagli italiani: BOT e il nuovo Buono Postale 100.

Il BOT annuale: sicurezza e rendimento sotto il 2%

Il MEF ha collocato mercoledì 11 giugno 2025 un BOT con scadenza fissata al 12 giugno 2026, assegnato a un prezzo di 98,034. Il rendimento lordo si attesta all’1,983%, mentre quello netto, secondo i calcoli di Assiom Forex,  si ferma all’1,578%. In totale sono stati piazzati tutti i titoli offerti, per un ammontare complessivo di 8,5 miliardi di euro, a fronte di richieste per circa 12 miliardi. Il rapporto di copertura, leggermente in calo rispetto all’asta di maggio, è stato pari a 1,41.

Porcellino a salvadanaio sopra i soldi in euro
Il BOT annuale: sicurezza e rendimento sotto il 2% (Informazioneoggi.it)

Il BOT si conferma quindi una scelta prudente, adatta a chi cerca una scadenza breve e vuole limitare l’esposizione a rischi di mercato. Tuttavia, i rendimenti rimangono inferiori al 2%, nonostante la buona domanda da parte degli investitori.

Il Buono 100: rendimento annuo del 3% e valore sociale

Completamente diversa la proposta di Poste Italiane, che dal 24 giugno 2025 lancia il “Buono 100”, un titolo pensato per celebrare il centenario dei Buoni Fruttiferi Postali. Dedicato esclusivamente ai titolari di un Libretto Smart o Ordinario, il Buono 100 offre un rendimento lordo annuo del 3% a scadenza, ben superiore a quello dei BOT.

Ma la vera novità è il suo valore aggiunto, infatti,  ogni sottoscrittore potrà esprimere una preferenza tra tre progetti sociali selezionati dalla Fondazione CDP. Il proprio investimento, quindi, diventa anche un gesto concreto per il Paese, contribuendo allo sviluppo sociale oltre che alla crescita del proprio capitale.

Il Buono 100 può essere sottoscritto sia online, tramite App BancoPosta o sito ufficiale, sia presso gli uffici postali. Tuttavia, è importante ricordare che si tratta di un prodotto riservato a nuova liquidità, ovvero a somme appena depositate sul libretto.

BOT o Buono 100? Due strade diverse per lo stesso obiettivo

Il BOT resta la scelta più adatta per chi vuole investire a breve termine e ha un profilo ultra-conservativo. Garantisce liquidità in tempi rapidi, ma offre rendimenti limitati. Al contrario, il Buono 100 si rivolge a chi è disposto a vincolare i propri fondi più a lungo in cambio di un tasso d’interesse superiore, abbinato a una finalità sociale.

La scelta tra BOT annuale e Buono Postale 100, dipende da obiettivi e dai tempi dell’investimento.

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