Bonus INPS fino a 530€ in più in busta paga: scopri i 3 requisiti per accedere al Bonus Giorgetti.
Il 2025 è un anno decisamente ghiotto in fatto di bonus economici. Uno in particolare da la possibilità di incrementare la propria busta paga, grazie a un incentivo previdenziale ancora poco conosciuto: il Bonus Giorgetti.

Questo bonus è destinato ai lavoratori dipendenti che, pur avendo maturato i requisiti per richiedere la pensione anticipata o la pensione anticipata flessibile entro il 31 dicembre 2025, scelgono di continuare a lavorare. La misura è stata introdotta dalla legge di Bilancio 2025 e confermato poi dall’INPS.
Il meccanismo è estremamente semplice: il lavoratore che sceglie di rinunciare al diritto di poter richiedere il pensionamento potrà chiedere che la quota contributiva a suo carico relativa all’assicurazione generale per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti (IVS) venga versata direttamente dal datore di lavoro. Questo significa che la somma corrispondente a circa il 9,19% della retribuzione mensile, normalmente a carico del lavoratore, viene aggiunta in busta paga senza essere soggetta a tassazione, generando così un bonus netto che può arrivare fino a 530 euro mensili.
I 3 requisiti per accedere al Bonus INPS e cosa sapere
I lavoratori dipendenti che intendono beneficiare del bonus INPS è necessario soddisfare tre requisiti fondamentali. Il primo è quello di essere dei lavoratori dipendenti regolarmente iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) o a forme sostitutive ed esclusive.
In secondo luogo, il lavoratore dovrà aver maturato entro la fine del 2025 il diritto alla pensione anticipata flessibile (ad esempio la quota 103) o la pensione anticipata tradizionale, ovvero aver raggiunto almeno 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini (un anno in meno per le donne). Infine, il lavoratore dovrà decidere volontariamente di posticipare l’uscita dal lavoro e continuare l’attività lavorativa.

Una volta portata avanti questa scelta, infatti, il lavoratore ha la possibilità di chiedere al proprio datore di lavoro che la quota contributiva a suo carico non venga trattenuta, ma venga invece corrisposta in aggiunta alla retribuzione mensile, senza che questa somma sia soggetta a imposizione fiscale.
Il versamento contributivo a carico del datore di lavoro rimane obbligatorio e non viene modificato. Si tratta di un incentivo volto non solo ad aumentare il reddito netto del lavoratore, ma anche a favorire un allungamento dell’attività lavorativa, in linea con le politiche volte a incrementare la partecipazione degli over 60 al mercato del lavoro.
L’INPS ha precisato inoltre che il bonus Giorgetti cesserà nel momento in cui il lavoratore esercita la revoca o al momento del pensionamento effettivo, fatta eccezione per l’assegno di invalidità.