Pagamenti in arrivo per l’assegno unico: le date da segnare e le condizioni per ricevere più soldi del previsto.
Il pagamento dell’assegno unico di giugno 2025 è previsto a partire da venerdì 20 del mese. Nessuna anomalia, conferma l’INPS, rispetto ai mesi precedenti: la data rientra nella nuova programmazione per chi già riceve la prestazione e non ha modificato la propria situazione economica o familiare.

L’Istituto ha chiarito che in questa prima parte dell’anno i beneficiari senza variazioni dell’ISEE o del nucleo familiare riceveranno l’importo regolare intorno al giorno 20, circa cinque giorni dopo rispetto alle tempistiche previste prima dell’inizio del 2024.
Pagamenti e arretrati: le tempistiche di giugno per l’Assegno Unico
Per chi ha una domanda già attiva, la data di accredito dell’assegno unico sarà, dunque, venerdì 20 giugno. Le famiglie che hanno presentato nuove domande o che hanno subito variazioni nella composizione del nucleo, oppure aggiornamenti dell’ISEE, riceveranno invece il pagamento tra venerdì 27 e lunedì 30 giugno. In questo secondo gruppo rientrano anche i casi in cui sono previsti conguagli, crediti o debiti, quindi con importi potenzialmente diversi rispetto alle mensilità precedenti.

Attenzione a chi, da marzo 2025, ha ricevuto solo l’importo minimo (57,50 euro mensili): si tratta dei nuclei che non hanno aggiornato l’ISEE entro la scadenza del 28 febbraio. Tuttavia, presentando una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) entro il 30 giugno, sarà ancora possibile ottenere il ricalcolo dell’importo spettante e ricevere tutti gli arretrati da marzo a giugno. La procedura può essere effettuata online tramite il portale INPS oppure rivolgendosi a un patronato o a un CAF.
Non è necessario presentare una nuova domanda, salvo nei casi in cui l’INPS notifichi la decadenza, la revoca o il rifiuto della prestazione. Restano comunque obbligatorie le comunicazioni legate a eventi significativi, come la nascita di un figlio o il compimento della maggiore età da parte di uno dei beneficiari.
L’assegno unico e universale resta uno strumento centrale a sostegno della natalità. Dal 2025, l’importo è stato adeguato dell’+0,8% per l’inflazione, ma è stata sospesa la maggiorazione temporanea destinata ai nuclei con ISEE sotto i 25mila euro, introdotta per compensare la fine dell’Assegno per il Nucleo Familiare (Anf).
Alcune categorie possono comunque beneficiare di aumenti importanti: +50% per i figli minori di un anno, e +50% per i figli da 1 a 3 anni in famiglie con almeno 3 figli e ISEE sotto i 45.939,56 euro. Per i nuclei con almeno 4 figli, è previsto un incremento fisso di 150 euro mensili. Queste misure rafforzano il valore dell’assegno per le famiglie numerose, premiando chi presenta una condizione economica coerente con i parametri ISEE richiesti.