Pensione di reversibilità al fratello disabile è possibile? Si, ma servono 2 condizioni

Quando un familiare con disabilità grave convive con un genitore pensionato, è lecito chiedersi se, in caso di decesso del genitore, la pensione possa essere trasferita, o meglio, rivedibile alla persona disabile.

Si tratta di un tema delicato che riguarda la tutela dei soggetti più fragili. La pensione di reversibilità è un trattamento economico erogato dall’INPS (o da altri enti previdenziali pubblici) in favore dei superstiti di un pensionato deceduto.

Donna che fa vedere i compiti ad un ragazzo, forse suo fratello
Pensione di reversibilità al fratello disabile è possibile? Si, ma servono 2 condizioni (Informazioneoggi.it)

Tra i beneficiari previsti dalla legge troviamo: coniuge superstite; i figli minori; i figli studenti entro determinati limiti d’età; i figli inabili al lavoro. Poi, in alcuni casi, anche fratelli e sorelle inabili e a carico del defunto.

Pensione di reversibilità al fratello disabile: il caso

Una Lettrice ci scrive che la madre (ex impiegata statale) percepisce una pensione e convive con un figlio disabile, la domanda è: alla morte della madre, il figlio potrà ricevere la pensione di reversibilità?

La risposta è sì, ma solo se vengono rispettate due condizioni fondamentali, previste dalla normativa vigente in materia di pensioni ai superstiti. Il fratello disabile della nostra Lettrice, potrà ricevere la pensione di reversibilità della madre, solo se al momento del decesso, siano presenti queste condizioni:

  • riconosciuto inabile al lavoro, ovvero invalido al 100%. Questo significa che l’invalidità dev’essere certificata formalmente e che il soggetto non sia in grado di svolgere alcuna attività lavorativa;
  • risulti a carico della madre al momento della sua morte. Questo implica che il fratello disabile non deve disporre di un reddito proprio superiore al limite stabilito dalla legge e che la madre abbia provveduto in modo continuativo al suo sostentamento.

Cosa si intende per familiare a carico?

Per “familiare a carico” si intende non solo la convivenza, ma il familiare disabile deve dipendere economicamente dalla persona defunta. L’INPS considera a carico i soggetti il cui reddito annuo non superi la soglia di 2.840,51 euro. Tale soglia aumenta a 4.000 euro in caso di età inferiore ai 24 anni.  Inoltre, il genitore defunto deve aver contribuito al mantenimento del familiare in maniera continuativa, documentabile attraverso ricevute, bonifici, dichiarazioni fiscali o altri mezzi idonei.

  • In caso di decesso del genitore, il fratello disabile, o chi lo rappresenta legalmente, dovrà presentare all’INPS i seguenti documenti: certificato di morte del pensionato;
  • certificazione di invalidità civile al 100%;
  • documentazione che provi l’assenza di redditi o la loro entità (dichiarazione dei redditi);
  • prova che il disabile era a carico del defunto (esempio dichiarazione ISEE, bonifici, attestazioni fiscali);
  • eventuali documenti di tutela legale (curatela, amministrazione di sostegno, ecc.).

Precisiamo che la pensione di reversibilità non è automatica, bisogna inoltrare richiesta all’INPS se sono rispettate tutte le condizioni economiche e assistenziali richieste.

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