Boom di richieste per il nuovo BTp a 5 anni, emesso dal Tesoro. Ma quando rende davvero questo Titolo di Stato?
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha raccolto ordini record superiori a 120 miliardi di euro durante il recente collocamento del nuovo BTp con scadenza 1 ottobre 2030 e cedola annua del 2,70% (ISIN: IT0005654642).

Il Tesoro ha deciso di offrire 12 miliardi di euro attraverso il nuovo BTp a 5 anni. Ma quanto rende davvero questo titolo? Vediamolo nel dettaglio, tra cedole, prezzo di acquisto e imposte.
Nuovo BTp a 5 anni: prima cedola a ottobre
La data di regolamento è fissata per martedì 11 giugno 2025. Da quel giorno fino alla prima data cedolare del 1° ottobre 2025 passeranno 112 giorni su un semestre teorico di 183. Questo comporta il pagamento di una cedola “corta”, pari allo 0,82623% del valore nominale.

Nello specifico: Lordo: 8,26 euro per ogni 1.000 euro investiti; il netto (al 12,5%): 7,23 euro. Si tratta solo del primo rendimento certo, legato alla sola detenzione del titolo nei primi mesi. Dal primo aprile 2026, il BTp inizierà a distribuire cedole semestrali piene al tasso dell’1,35% per semestre, ovvero 13,50 euro lordi ogni sei mesi per ogni 1.000 euro di valore nominale. Nel quinquennio, il totale delle cedole nette sarà pari a 118,13 euro netti, sommandovi la prima cedola del 2025: il totale raggiunge 125,36 euro netti.
La plusvalenza è certa in quanto il titolo è stato collocato a un prezzo inferiore alla pari: 99,761 euro per 100 euro nominali, quindi ogni 1.000 euro sono costati 997,61 euro. Alla scadenza, il capitale sarà rimborsato per intero (1.000 euro), generando una plusvalenza lorda di 2,39 euro, netta di 2,09 euro. Pertanto il guadagno complessivo netto alla scadenza è di 125,36 euro (cedole) + 2,09 euro (plusvalenza) = 127,45 euro
Considerando il guadagno complessivo e il capitale investito, il rendimento netto in 5 anni è pari al 12,75%, ovvero circa il 2,3% annuo composto. A questi importi bisogna considerare anche i costi che riguardano l’imposta di bollo, pari allo 0,20% annuo sul valore di mercato.
Perché gli italiani scelgono i BTp
Il nuovo BTp a 5 anni emesso dal MEF, ha avuto un grande successo, uno strumento prudente e adatto a piccoli risparmiatori, ideale per gli investitori che vogliono ottenere un rendimento certo senza esporsi anche considerando la volatilità dei mercati finanziari. Adatto, anche, a coloro che cercano una stabilità del capitale e una remunerazione costante. Infine, adatto alle famiglie italiane che otterranno un rendimento reale positivo, in un mercato dove la stabilità finanziaria ha un peso rilevante.
I Titoli di Stato (BOT e BTP) unitamente ai Buoni Postali Fruttiferi, sono i titoli più richiesti dalle famiglie italiane, che vogliono investire senza perdere il capitale, una fonte di guadagno certa.