NASpI: nuovi requisiti INPS per ottenere l’assegno ogni mese

L’INPS con la circolare n. 98 del 5 giugno 2025, chiarisce i nuovi requisiti per ottenere il sussidio economico.

La NASpI spetta ai lavoratori che hanno perso involontariamente il lavoro o coloro con contratti a termine. Quest’anno cambiano le regole e le modifiche sono stringenti per i nuovi beneficiari.

INPS - NASPI
NASpI: nuovi requisiti INPS per ottenere l’assegno ogni mese – Informazioneoggi.it

Analizziamo nel dettaglio quali sono le novità e chi può accedere al sussidio di disoccupazione indennizzato.

NASpI: la circolare INPS con i nuovi requisiti

Tra le novità più rilevanti, nella circolare INPS n. 98 del 5 giugno 2025, spicca il limite di tredici settimane di contribuzioni, ma soltanto per dimissioni o risoluzioni consensuali, dai contratti a tempo indeterminato. Pertanto, dal 2025 non sarà più possibile ottenere il sussidio, dopo le dimissioni da un impiego, se il lavoratore è stato riassunto e poi licenziato, a condizioni che tra i due rapporti di lavoro sia trascorso più di dodici mesi.

Soldi, calcolatrice e foglio con logo Inps
NASpI: la circolare INPS con i nuovi requisiti – Informazioneoggi.it

Il nuovo requisito di tredici settimane è stato introdotto dal Dlgs n. 22/2015 all’articolo 3, comma 1, lettera c-bis).

L’indennità di disoccupazione (NASpI) è un trattamento economico per i lavoratori che hanno perso involontariamente il lavoro. Nello specifico, può fare domanda il lavoratore che soddisfa tre requisiti di base:

a) contribuzione minima, con il limite delle 13 settimane in vigore dal primo gennaio 2025;

b) disoccupazione involontaria, per il lavoratori che hanno perso involontariamente il lavoro, ad esempio: risoluzione consensuale e  licenziamento individuale o collettivo;

c) Lavoro subordinato, il lavoratore deve aver versato una contribuzione regolare presso l’INPS.

Cosa si intende per contribuzione minima

Dal primo gennaio 2025 i lavatori licenziati sono vincolati ad un nuovo requisito. I lavoratori non possono accedere alla NASpI se nei dodici mesi precedenti non hanno maturano almeno tredici settimane di contribuzione nella nuova attività lavorativa dipendente. Tale requisito non è richiesto a colo che si erano dimessi dodici mesi precedenti, per motivi di tutela legislativa.

Per il diritto alla NASpI sono considerati i contributi “utili”, quelli effettivamente lavorati, i contributi per maternità obbligatoria, i periodi di congedo parentale, periodi di astensione di malattia per figli fino a otto anni di età e con un limite di cinque giorni lavorativi nell’arco dell’anno solare.

Sono invece esclusi i contributi per infortunio e malattia sul lavoro senza retribuzione e con sospensione dell’attività lavorativa a zero ore, assenze per congedi e permessi fruiti dal lavoratore che sia convivente di soggetto in situazione di gravità.

L’indennità di disoccupazione indennizzata può essere erogata per un importo massimo  di 1.562,82 euro nel 2025. Ricordiamo che gli importi variano ogni anno. Inoltre, il periodo di NASpI è coperto da contribuzione figurativa valida ai fini pensionistici per il diritto e la misura.

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