La casa di proprietà adibita ad abitazione principale è esente dall’Imposta municipale unica (IMU). Ma, non tutte le categorie catastali sono esenti.
Analizziamo in quest’articolo quando spetta l’esenzione dell’IMU, e quando bisogna pagarla, anche se adibita ad abitazione principale.

Possono accedere alle agevolazioni per prima casa le categorie catastali non considerate di lusso.
Categorie catastali e IMU: le differenze e l’imposizione del tributo
Sono esenti dall’IMU le abitazioni adibite ad abitazione principale, che hanno una categoria catastale classificate: A/2, A/3, A/4, A/5, A/6 e A/7. L’IMU, inoltre, non è dovuta nemmeno sulle pertinenze, per un massimo di tre, che sono classificate con le seguente categorie catastali: C/7, C/2 e C/6.

Invece, ci sono categorie catastali che, anche se l’immobile è adibito ad abitazione principale, l’IMU è dovuta. Si tratta delle categorie “di lusso”: A/1, A/8 e A/9.
Per queste abitazioni, l’IMU è applicata con una detrazione fissa di 200 euro. L’agevolazione si applica anche per le pertinenze (C/2, C/6 e C/7) con il limite di un massimo di tre unità.
Il pagamento dell’Imposta Municipale Unica, si paga con F24 con codici in base alla tipologia dell’immobile. Nello specifico:
- con il codice 3912 (per le abitazione principale classificate “di lusso” e le relative pertinenze;
- codice 3914 da utilizzare per terreni agricoli o non edificabili;
- si utilizza il codice 3916 (per le aree edificabili);
- codice 3918 per tutti gli altri fabbricati classificati nel gruppo D, o riconducibili ad abitazioni di lusso.
I codici sono molto importanti, perché l’utilizzo corretto fa evitare errori e sanzioni.
L’IMU si paga in due rate (acconto e saldo) o anche in un’unica rata. Le scadenze sono: acconto da pagare entro e non oltre il 16 giungo 2025; il saldo entro il 16 dicembre 2025.
È consigliato sempre di controllare le aliquote e le detrazioni spettanti presso il proprio Comune. Questo perchè ogni Comune ha una sua delibera e può offrire detrazioni diverse rispetto a quelle di base.
Chi vive in affitto deve pagare l’IMU?
Spesso i contribuenti si pongono questa domanda, ebbene, sono soggetti all’imposta i proprietari degli immobili. Chi vive in affitto non è soggetto all’IMU in quanto non possiede il diritto reale dell’immobile.
L’IMU crea molti dubbi, dovuti anche dalle varie delibere comunali. È un’imposta odiata dai contribuenti, in particolar modo per i proprietari delle seconde case, che si trovano a pagare somme ingenti. Infatti, le agevolazioni riguardano solo un immobili con residenza del proprietario. Ricordiamo che i comuni possono stabilire tariffe più altre per gli immobili successivi all’abitazione principale.