Le vene varicose sono molto frequenti, possono comparire pressoché a qualsiasi età, e segnalano tra le altre cose una grave carenza.
Spesso i sintomi che ci manifesta l’organismo non vengono associati correttamente a ciò che li ha innescati. Uno degli esempi in questo senso è la comparsa delle vene varicose, che non sempre è fisiologica.
Solitamente infatti lo sviluppo delle vene varicose è più diffuso nelle donne, ma anche nei soggetti obesi, negli sportivi, o più frequentemente nelle persone anziane. In linea generale però si manifestano quando per diverse concause le pareti delle vene superficiali perdono elasticità.
Alcuni soggetti provano molto dolore alle vene varicose, inoltre tra i vari effetti collaterali di questa condizione c’è anche il prurito e una stanchezza della parte lesa molto più marcata del normale.
Il classico esempio è avere molte vene varicose sulle gambe, e soffrire così tanto che alla fine si interviene chirurgicamente. Com’è intuibile, solamente il medico curante può consigliare nel modo corretto il paziente, adottando la terapia più idonea. L’intervento chirurgico, tra l’altro, è parzialmente risolutivo perché non è escluso che le vene varicose si ripresentino.
Come abbiamo detto, sono diverse le cause che possono indebolire le vene superficiali degli arti, ma in realtà anche una grave carenza da vitamina D è considerata una di quelle probabili. Ecco perché sviluppare vene varicose non è una condizione tipica delle persone anziane ma può capitare anche in giovane età.
La carenza da Vitamina D è molto frequente, perché oltre all’alimentazione corretta è necessaria anche l’esposizione ai raggi del sole per poterne produrre a sufficienza. Non a caso, se manca la Vitamina cosiddetta “del sole” si avverte una stanchezza eccessiva, depressione emotiva, e non è infrequente che si vada maggiormente incontro a infezioni.
In caso di vene varicose, dunque, può essere più opportuno fare un esame del sangue per capire se in atto ci sia anche una carenza da vitamina D. Infatti solo tramite gli esami si capisce veramente se c’è necessità di integrare la vitamina, cn farmaci o integratori. Anche perché agire in autonomia è sempre sconsigliato, in quanto dosi eccessive di vitamina D possono causare seri disturbi alla salute, dalla nausea e inappetenza fino a problemi a carico dei reni.
Ricevere un rimborso dal modello 730 quando non si ha un datore di lavoro o…
L’Isee 2026 entra nella sua fase cruciale: entro il 31 dicembre 2025 occorre aggiornare l’attestazione…
Molti lavoratori scoprono solo all’ultimo momento che la pensione non arriva perché manca un contributo,…
Con il saldo IMU 2025 alle porte, la scelta del codice tributo corretto diventa decisiva…
Aggiornamento oggi 27 novembre: l'Opzione donna non sarà prorogata nella Legge di Bilancio 20226, il…
Grazie a un nuovo emendamento alla Legge di Bilancio, sarà più facile aumentare l'anzianità contributiva…