Quali sono le maggiori differenze tra CAF e patronato? Lo spieghiamo di seguito, offrendo una scheda rapida delle due tipologie di uffici, che permetterà di non confonderli e di capire quando servirsi dell’uno o dell’altro.
Per una serie di questioni fiscali, amministrative e burocratiche in generale, i comuni cittadini non possono far da soli ma abbisognano di servizi ad hoc, rivolti proprio a loro e svolti quotidianamente da operatori qualificati.
Ci riferiamo essenzialmente a patronati e CAF, i cui uffici si possono trovare distribuiti in tutto il territorio nazionale, concentrati specialmente nelle grandi città e nei quartieri più popolati.
Ma quali sono i compiti dei patronati e CAF? Infatti patronati e CAF non sono la stessa cosa, ed anzi i loro ruoli sono ben distinti. Scopriamo perché.
Il CAF è il cd. centro di assistenza fiscale. Grazie agli operatori del centro, da considerarsi giuridicamente associazione o ente privato, il cittadino potrà trovare piena disponibilità e competenza nello svolgere una serie di attività di ambito prettamente fiscale, quali le compilazioni e presentazioni delle annuali dichiarazioni fiscali, come pure la gestione delle pratiche previdenziali e assistenziali.
Spesso gli impiegati del CAF supportano i contribuenti che vogliono richiedere una certa agevolazione garantita dallo Stato, ma hanno bisogno di fare il cd. ISEE aggiornato. Al contempo questo ufficio assiste ad es. in fase di dichiarazione Imu, come anche nel fornire al cittadino le cd. visure catastali, nella gestione dei rapporti con colf e badanti o anche nelle pratiche di successione.
I servizi forniti possono essere gratuiti o a pagamento. Ricordiamo altresì che il CAF può essere una struttura autonoma o essere incluso in una struttura più grande, come quella di un patronato o di un sindacato.
In comune con il CAF, il patronato – ente pubblico non economico o associazione – ha i servizi e l’assistenza in fase di compilazione e presentazione delle dichiarazioni dei redditi e nella gestione delle pratiche Inps, ma è vero che i patronati garantiscono altresì servizi più ampi, come ad es. il supporto nella ricerca di lavoro e nella tutela dei diritti dei lavoratori (pensiamo ad es. ai casi di mancato pagamento dello stipendio), la consulenza legale e altro.
Si può affermare che il patronato ha competenze soprattutto per ciò che attiene alle pratiche correlate alla previdenza o alle indennità versate dallo Stato (Naspi, bonus vari, indennità legate all’infortunio e così via), ma al suo interno vi possono essere operatori in grado di svolgere anche pratiche di natura fiscale.
Il patronato è un ente riconosciuto dal Ministero del Lavoro con il ruolo di offrire ai cittadini dei servizi a costo azzerato, per ciò che attiene in particolare alle pratiche previdenziali e di pensione, come ad esempio Opzione Donna 2024.
Alla luce di quanto abbiamo detto poco sopra, possiamo di seguito riassumere le differenze sussistenti tra le due tipologie di uffici. Eccole di seguito in modo da orientarti verso il servizio desiderato:
Molti lavoratori scoprono solo all’ultimo momento che la pensione non arriva perché manca un contributo,…
Con il saldo IMU 2025 alle porte, la scelta del codice tributo corretto diventa decisiva…
Aggiornamento oggi 27 novembre: l'Opzione donna non sarà prorogata nella Legge di Bilancio 20226, il…
Grazie a un nuovo emendamento alla Legge di Bilancio, sarà più facile aumentare l'anzianità contributiva…
Stanco delle telefonate aggressive da numeri sconosciuti esteri? Finalmente c'è una tutela per tutti gli…
A volte, la procedura per ottenere il riconoscimento dell'invalidità civile o dell'aggravamento 104 può essere…