Quando si parla di Assegno di Inclusione si fa riferimento alle famiglie con componenti invalidi, minori, over 60. Ma se il nucleo è composto da una sola persona?
I cittadini hanno ancora alcuni dubbi sull’Assegno di Inclusione, la nuova misura economica entrata in vigore dal 1° gennaio 2024. Piano piano arrivano i chiarimenti come sull’accettazione o meno di una domanda inviata da chi vive da solo ed è invalido.
L’Assegno di Inclusione può essere richiesto a condizione che nel nucleo familiare ci sia un invalido, un minore, un over 60 oppure se la famiglia si trova in condizioni di svantaggio sociale. Nel conteggio dell’importo non si terrà conto dei componenti occupabili ossia dei membri di età compresa tra 18 e 59 anni che possono lavorare. E se il nucleo fosse composto da una sola persona disabile? Questa potrebbe tranquillamente inoltrare domanda di Assegno di Inclusione a condizione che soddisfi tutti gli altri requisiti reddituali e patrimoniali. Come verrebbe calcolato l’importo del trattamento?
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L’importo minimo dell’Assegno di Inclusione è di 500 euro al mese. La cifra sale in base alla scala di equivalenza e ai relativi parametri. Dato che la scala fa riferimento al numero dei componenti del nucleo familiare, non se ne tiene conto qualora la domanda fosse inviata da un single che vive da solo. Di conseguenza, l’importo del sussidio dipenderà esclusivamente dal reddito del richiedente e dal grado di invalidità riconosciuto sul verbale di invalidità.
Se il grado di disabilità è medio allora l’importo massimo annuale dell’Assegno di Inclusione per single disabili sarà di 6 mila euro ossia 500 euro al mese al massimo Con disabilità grave i limiti superiori salgono a 7.560 euro all’anno e 630 euro al mese mentre con disabilità gravissima ossia non autosufficienza i limiti sono 7.560 euro all’anno e 630 euro al mese. A chi ha un reddito di 2 mila euro all’anno e una disabilità media, per esempio, spetteranno ogni mese 500 euro senza superare, però, i 6 mila euro all’anno. Ma i 2 mila euro di reddito andranno sottratti dai 6 mila euro. Significa che all’anno si percepiranno realmente 4 mila euro e dunque 333 euro circa al mese.
C’è anche una quota B da considerare ossia quella a copertura dell’affitto. L’importo massimo erogato è di 3.360 euro all’anno ridotto a 1.800 euro se il richiedente è over 67 oppure un disabile grave o non autosufficiente che vive da solo. Significa che il single con disabilità media potrà ricevere fino a 3.360 euro all’anno, quello disabile grave o non autosufficiente 1.800 euro all’anno.
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