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Economia

Novità Bonus mobili 2024: un banale errore farà perdere molti soldi

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Il Bonus mobili consente di risparmiare sull’acquisto di mobili ed elettrodomestici in caso di ristrutturazione dell’immobile.

C’è una variazione nel Bonus mobili che è utile conoscere per evitare di spendere più del necessario e rimetterci soldi.

Come cambia il Bonus mobili nel 2024 (Informazioneoggi.it)

Il Bonus mobili è una detrazione IRPEF per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici volti ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. Possono avervi accesso i proprietari di immobili o coloro che hanno un diritto reale sull’abitazione a condizione che i beni comprati siano destinati ad un’unità immobiliare oggetto di ristrutturazione, indipendentemente dall’ambiente in cui verranno collocati.

Indipendentemente dalle spese sostenute, il Bonus mobili prevede una detrazione del 50% con tetto di spesa massimo di 8 mila euro. Significa che si potranno recuperare non più di 4 mila euro. Le cifre cambieranno nel 2024. La misura, infatti, non sarà più calcolata sul tetto massimo di 8 mila euro bensì di 5 mila euro. La detrazione massima sarà di 2.500 euro.

Occorrerà, dunque, ridimensionare le spese previste in modo tale da rientrare nell’agevolazione. Il limite riguarda, comunque, una singola unità immobiliare incluse le pertinenze. Significa che se il contribuente dovesse eseguire lavori di ristrutturazione su più abitazioni potrà chiedere più volte il Bonus Mobili rispettando il limite di 5.000 euro di spesa ad immobile nel 2024.

Infine ricordiamo che gli acquisti relativi agli elettrodomestici dovranno rispettare un’altra condizione. I forni dovranno essere di classe A o superiore, le lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie di classe E o superiore, i frigoriferi e congelatori di classe F o superiori. Le spese dovranno essere effettuate con mezzi di pagamento tracciabili entro il 31 dicembre 2024 mentre i lavori di ristrutturazione edilizia dovranno risultate iniziati al 1° gennaio dell’anno precedente a quello di acquisto dei beni (1° gennaio 2023 per le spese sostenute nel 2024).

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