Pensione Quota 84: sarà la misura che sostituirà Opzione Donna? La verità è questa

Si ipotizza Quota 84 come erede di Opzione Donna per le lavoratrici italiane. Scopriamo le differenze tra le misure.

La proroga di Opzione Donna – in scadenza il 31 dicembre 2023 – probabilmente non sarà inclusa nella Legge di Bilancio 2024.

Quota 84 invece di Opzione Donna, i dettagli
Come funzionerebbe Quota 84 – Informazioneoggi.it

Al momento si tratta solo di supposizioni, niente di ufficiale. Opzione Donna potrebbe essere sostituita da Quota 84 il prossimo anno. Quali sarebbero le differenze?

Opzione Donna nel 2023 permette il pensionamento a 60 anni di età per le lavoratrici senza figli, a 59 anni per le donne con un figlio e a 58 anni per chi ha due figli. I contributi necessari sono 35. In più la richiesta è subordinata all’appartenenza ad una categoria tra invalide dal 74% in su, disoccupate/lavoratrici in azienda in stato di crisi e caregiver da almeno sei mesi.

La finestra di decorrenza è di 12 mesi e i requisiti devono essere soddisfatti entro il 31 dicembre dell’anno precedente quello di inoltro della domanda di pensionamento anticipato. Infine, scegliendo Opzione Donna si accetta il sistema di calcolo contributivo puro pur avendo maturato contributi entro il 31 dicembre 1995.

Quota 84 si rivolgerebbe ad una platea più ampia di beneficiari ossia a tutte le lavoratrici. Ottimo, verrebbe da pensare ma entriamo nei dettagli. Il requisito anagrafico sarebbe diverso. Servirebbero 64 anni di età per il pensionamento. Diminuirebbe, invece, il requisito contributivo con venti anni e non più 35.

Rimarrebbe il sistema di calcolo contributivo ma i coefficienti di trasformazione sarebbero migliori. Con il pensionamento più tardi, infatti, i coefficienti sarebbero maggiori e ciò si tradurrebbe in una pensione più alta.

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