Le scorte di un antibiotico molto usato potrebbero esaurirsi. L’Aifa cerca una soluzione per garantire ai cittadini le giuste cure.
Nessuna criticità al momento ma la preoccupazione che le scorte di amoxicillina/acido clavulanico possano ridursi drasticamente ci sono.
Il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato tranquillizza i cittadini nel breve periodo ma mette in allerta sul lungo periodo. Ad oggi considerando le giacenze dei medicinali non dovrebbero esserci criticità con riferimento ai medicinali con amoxicillina in compresse. Per quanto riguarda l’amoxicillina in sospensione e l’acido clavulanico, invece, si potrebbero registrare delle carenze a partire dal prossimo anno. Questo se le forniture aggiuntive non arriveranno.
In ogni caso l’Aifa è al lavoro per trovare soluzioni adeguate di breve periodo. Condivide costantemente le informazioni con la Società italiana di farmacia ospedaliera per programmare un eventuale allestimento di preparazione galeniche (medicinale preparato in autonomia dal farmacista in laboratorio). Inoltre l’Agenzia invita i medici a prescrivere l’antibiotico solo se strettamente necessario.
La situazione attuale, poi, rende evidente come l’Italia e l’Europa debbano rendersi più indipendenti nella produzione di principi attivi proprio per non rischiare di rimanere senza farmaci. Al riguardo è attivo un Tavolo interministeriale Ministero delle Imprese e del Made in Italy e Ministero della Salute per il settore della farmaceutica e del biomedicale che sta rivolgendo l’attenzione sulla tematica in questione.
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