Con l’avvio delle lezioni, c’è molta preoccupazione riguardante la possibilità della diffusione massiccia del Covid.
In questi giorni i numeri parlano chiaro: i casi di Covid sono in aumento. La campagna vaccinale è appena iniziata ma anche la stagione invernale ci aspetta al varco, regalandoci maggiori possibilità di contrarre diversi tipi di virus, dal Covid all’influenza, a quelli parainfluenzali e persino il virus sinciziale.
Avere paura, dunque, che i nostri ragazzi possano ammalarsi tra i banchi di scuola, è normale, ma non bisogna farsi prendere dal panico. Ecco i consigli divulgati dai medici.
Al momento, secondo le ultime disposizioni del Ministero della Salute, le mascherine sono raccomandate nelle strutture ospedaliere e RSA, sia per gli operatori sanitari che per gli ospiti e i parenti.
Nel comparto scuola, con i ragazzi che si trovano vicini per tante ore ogni giorno, sono previste indicazioni ma non obblighi. Sia il Ministero della Salute che il presidente nazionale dell’associazione dei presidi non obbligano a indossare la mascherina ma consigliano di osservare le norme igieniche che possono limitare i contagi.
In aggiunta ai pareri di cui sopra, abbiamo a disposizione anche i consigli di Annamaria Staiano, che è Presidente della Società Italiana di Pediatria.
Senza farsi prendere dal panico, in caso di sintomi da malattia respiratoria, anche moderati, il consiglio è di eseguire un tampone. Se risulta positivo lo studente dovrà rimanere a casa fino alla fine dei sintomi, o comunque almeno per 5 giorni.
Le mascherine non sono obbligatorie ma gli studenti, se lo vorranno, potranno indossarle. Il consiglio è comunque di tenere a portata di mano una mascherina FFP2 da indossare durante gli assembramenti, o ad esempio sui mezzi di trasporto. Le norme igieniche imparate durante la pandemia sono sempre valide, e dunque è opportuno lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone o gel disinfettante.
Il consiglio è anche quello di valutare la vaccinazione Covid e antinfluenzale col proprio medico/pediatra.
Per quanto riguarda le vaccinazioni, la Legge attualmente in vigore prevede l’immunizzazione obbligatoria attraverso 10 vaccini contro: la poliomielite, la difterite, il tetano, l’epatite B, la pertosse e l’Haemophilus influenzae di tipo B, il morbillo, la parotite, la rosolia e la varicella. Il vaccino contro il Covid, invece, non è attualmente obbligatorio.
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