Bonus mobili ed elettrodomestici non sempre è possibile ottenere l’agevolazioni: i chiarimenti

Approfondiamo la conoscenza con il Bonus mobili e grandi elettrodomestici per rispondere al quesito di un lettore.

Quando si può richiedere il Bonus mobili e secondo quali modalità? L’agevolazioni non è per tutti ma legata ad un’altra misura.

Bonus Mobili quando si può ottenere
Chi può richiedere il Bonus Mobili – Informazioneoggi.it

In redazione è giunto un quesito. “Sto comprando casa e vorrei sapere se posso accedere al Bonus mobili visto che voglio mettere un piano cottura a induzione e lavastoviglie di classe energetica C oltre agli altri mobili necessari per ammobiliare casa. Se sì, come si fa la domanda?“.

Diamo la risposta facendo riferimento al documento dell’Agenzia delle Entrate “Agenzia Informa” sul Bonus mobili ed elettrodomestici. La misura consente di ottenere una detrazione IRPEF del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati ad arredare una casa oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio.

Comprare un appartamento, dunque, non è sufficiente se non si svolgono interventi di ristrutturazione dell’immobile, sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici residenziali. Interventi che dovranno essere iniziati dopo il 1° gennaio dell’anno precedente a quello di acquisto dei mobili o degli elettrodomestici.

Specifichiamo ora gli interventi edilizi necessari per ottenere la detrazione.

  • La manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia (non danno diritto al bonus tinteggiatura, sostituzione di infissi e pavimenti essendo manutenzione ordinaria;
  • la ricostruzione di un immobile danneggiato da eventi calamitosi;
  • il restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia di interi fabbricati eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione che vendono l’immobile entro 18 mesi,
  • manutenzione ordinaria, straordinaria, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, restauro di parti comuni di edifici residenziali.

Entrando nello specifico esempi di lavori citati dall’AdE sono

  • installazione di ascensori,
  • realizzazione di servizi igienici,
  • rifacimento di scale,
  • costruzione di scale interne,
  • realizzazione di muri di cinta,
  • installazione di una stufa a pellet, impianti alimentati da biomasse combustibili, pompa di calore, sostituzione della caldaia.

E continuiamo con la modifica della facciata, la realizzazione di un balcone o mansarda, l’apertura di nuove porte e finestre, l’adeguamento delle altezze dei solai, la tinteggiatura di pareti e soffitti su parti condominiali, la riparazione delle grondaie.

Ogni lavoro ammesso che dà diritto al Bonus mobili presuppone il pagamento con mezzi tracciabili – bonifici o carta di debito/credito. Gli assegni non sono ammessi. Bisognerà conservare, dunque, ogni ricevuta di bonifico o avvenuta transazione e la documentazione di addebito sul conto corrente nonché le fatture di acquisto dei mobili e degli elettrodomestici (riportanti natura, qualità e quantità) per avere accesso al Bonus mobili.

Invia una domanda agli esperti di InformazioneOggi.it, tramite il form dell’Esperto risponde, il servizio è semplice e gratuito.

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