Perché non posso andare in vacanza durante il congedo di 2 anni per Legge 104?

Il congedo straordinario della durata massima di due anni prevede l’assistenza continua al familiare con disabilità. Significa dover rinunciare alle vacanze?

La Legge 104 consente al lavoratore di assentarsi dal posto di lavoro chiedendo il congedo straordinario ma impone degli obblighi.

Legge 104 congedo e vacanze si possono fare
Si può andare in vacanza durante un congedo? – Informazioneoggi.it

In redazione è giunto un quesito che ci permette di approfondire il congedo straordinario. “Mi chiedo come sia possibile che una persona in congedo che lavorava 28 ore alla settimana (e riscuote per quelle ore) possa avere le stesse restrizioni e limiti di una che aveva un orario di lavoro di 40 ore settimanali. Mi sembra inoltre incredibile che durante il congedo di due anni non si abbia la possibilità di prendersi qualche giorno di vacanza“.

La Legge 104 consente al dipendente di godere del congedo straordinario per prendersi cura di un familiare con disabilità. Requisiti fondamentali sono la convivenza con la persona con handicap e la gravità accertata da una Commissione medica. La convivenza è obbligatoria perché la Legge impone al lavoratore di assistere con continuità il disabile giustificando, così, l’assenza dal posto di lavoro. La Cassazione ha specificato, dunque, la necessità di trasferirsi presso il domicilio dell’assistito per tutta la durata del congedo straordinario. In questo modo si può fornire tutta l’assistenza continuativa di cui ha bisogno.

Significa che assentarsi dal domicilio anche solo per due giorni non è consentito dalla normativa. Si tratta di un comportamento incompatibile con la richiesta di congedo. L’assistenza deve essere permanente e continuativa, indipendentemente dal numero di ore lavorate durante la settimana prima di richiedere l’agevolazione.

Chi assiste deve condividere quotidianamente i bisogni del familiare con handicap e fornire una relazione di affetto e cura ininterrotta. Il disabile può essere lasciato solo per poco tempo, per svolgere attività essenziali come fare la spesa o pagare una bolletta.

Nessuna vacanza, dunque, fino al termine del congedo straordinario. Nemmeno svago personale prolungato perché incompatibile con la prestazione. E attenzione a non contravvenire a quanto stabilito dalla Legge. Il rischio è di essere licenziati per giusta casa se si dovesse essere trovati in vacanza o assenti dal domicilio del disabile per più di qualche ora. In diverse sentenza la Cassazione ha dato ragione al datore di lavoro perciò chi chiede il congedo deve essere consapevole che non potrà assentarsi per una vacanza.

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