Settembre potrebbe portare buone notizie riguardo ai tassi di interesse: BCE e Fed potrebbero dire basta agli aumenti.
Sembrerebbe che in Europa l’inflazione stia lentamente calando, mentre negli Stati Uniti il mercato del lavoro sia meno teso rispetto ai mesi scorsi. Di conseguenza, BCE e Fed potrebbero mettere fine all’aumento dei tassi di interesse.
Almeno è quello che emerge leggendo i commenti di analisti ed economisti esperti del settore dopo la pubblicazione degli ultimi dati macroeconomici. Anche se non c’è una certezza.
Infatti, durante la riunione delle banche centrali, tenutasi a Jackson Hole alla fine di agosto, Jerome Powell (Fed) e Christine Lagarde (BCE) avrebbero affermato che i tassi potrebbero aumenteranno anche nei prossimi mesi.
In attesa di sapere cosa succederà, scopriamo cosa è successo durante la scorsa settimana e perché in molti sperano in uno stop dell’aumento dei tassi.
Negli Stati Uniti la maggiore preoccupazione è il mercato del lavoro. La situazione sembra, seppur lentamente, migliorata: infatti, secondo i dati pubblicati la settimana scorsa, gli occupati non agricoli sono aumentati di 187mila posti di lavoro rispetto a luglio.
Però, il tasso di disoccupazione resta sempre elevato, del 3,8%, mentre la retribuzione oraria media è salite nel 4,3% su base annua. Insomma, dati che fanno ben sperare non solo per l’aumento dell’occupazione ma anche per l’inflazione destinata a rallentare.
Ricordiamo che la Fed ha alzato i tassi di 25 punti a luglio portandoli al 5,50%. Nonostante le banche centrali prevedono un ulteriore aumento, gli esperti e gli economisti sono sicuri, o quasi, che questo non ci sarà.
Tornado in Europa, gli economisti segnalano che nel mese di agosto i prezzi al consumo, quindi dell’inflazione, si sono mantenuti stabili. Ciò significa, che in generale l’inflazione è rimasta al 5,3% (le previsioni indicavano un calo al 5,1%), mentre i dati dell’inflazione che esclude i prezzi di cibo ed energia (troppo volatili) dal 5,5% di luglio sono scesi al 5,3% di agosto.
La BCE ha alzato i tassi di interesse ogni mese, raggiungendo livelli massimi come non si vedevano da oltre 10 anni. Però, arrivati a questo punto, per i banchieri centrali è possibile che ci sia uno stop all’aumento dei tassi. Oppure, che il prossimo del 14 settembre sarà l’ultimo rialzo che ne caso fosse previsto sarebbe di 25 punti base.
In molti sperano (e credono) che questo non succederà poiché i dati macroeconomici dell’Eurozona sembrano positivi. Anzi, per molti esperti il picco di inflazione (detta inflazione core) sia ormai superata. Diminuita che l’inflazione relativa ai servizi misurata da Eurostat.
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