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Economia

Le 4 “trappole” Ikea: così vi fanno spendere di più

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Ikea fornisce un grande risparmio ma tutto può decadere se si casca in uno di questi 4 “trucchi” capaci di farti acquistare di più.

Ikea si è imposta negli ultimi anni come uno dei negozi che più favoriscono il risparmio. Questo però non è sempre possibile a seguito di alcune strategie commerciali atte a spingere il consumatore a spendere di più.

4 “trappole” Ikea che fanno spendere di più – Adobe Stock – Informazioneoggi.it

Ogni negozio cerca di massimizzare il guadagno, anche chi offre delle soluzioni a prima vista assolutamente vantaggiose. Ikea è sicuramente una di queste ma anche la nota catena mette in campo delle strategie per far spendere di più. Questi segreti sono poco conosciuti ma scoprendoli potremmo adattarci in maniera adeguata una volta in negozio.

Risparmiare da Ikea è possibile, ma solo se non si cade in una di queste 4 “trappole”

Quando ci troviamo all’interno di un punto vendita Ikea dobbiamo fare attenzione su determinati dettagli che ci possono far spendere di più. Sono strategie tutte lecite ma che vanno conosciute proprio per evitare una spesa magari non prevista. Ecco i 4 segreti che Ikea utilizza:

  • Posizionamento del negozio Ikea: in genere i punti vendita sono situati sempre fuori città. Una scelta non comune ma che nasconde un motivo ben preciso. Si punta infatti sul viaggio che il consumatore compie per raggiungere la sede di riferimento. Una volta in negozio, visto la strada percorsa, si potrebbero comprare cose che non sono utili;
  • La distorsione del tempo: i negozi della nota catena svedese non hanno finestre e non hanno orologi. In questo modo i consumatori tendono a perdere un po’ il senso del tempo e passare molte ore lì. Questa strategia è talmente efficace che viene utilizzata anche dai casinò;
  • Carta e matite gratis: questa è una “trappola” classica e che porta i consumatori ad utilizzare questo materiale per annotare i numeri dei prodotti preferiti. Molti si attengono fedelmente a quella lista così da non eliminare nulla e spendere di più;
  • L’effetto Ikea: il principio è semplice e riguarda l’attività autonoma di montaggio dei mobili. Questa soluzione è stata pensata per sfruttare un pregiudizio cognitivo in cui si assegna un valore maggiore per gli oggetti che abbiamo creato attivamente nonostante un prezzo pagato più alto.

 

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