La variante EG-5 è sotto la lente d’ingrandimento e preoccupa la comunità scientifica; forse dovremo iniziare a temere nuove ondate.
L’estate è in pieno corso ma già si comincia a guardare a cosa succederà in autunno; non solo dal punto di vista meteo ma anche e soprattutto di quello sanitario.
Eravamo rimasti alle varianti più contagiose e diffuse al mondo, ma che avevano reso il Covid “meno pericoloso”. Oggi emergono nuove notizie su una variante in particolare che è finita nella “lista nera” dell’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
La speranza era che dopo le vaccinazioni di massa le persone potessero essere al sicuro dall’attacco del Sars-Cov-2, invece ogni tanto esce una mutazione che potenzialmente potrebbe innescare nuove pandemie, nuovi lockdown e chissà quali danni alla salute delle persone.
Finora per fortuna alcune previsioni catastrofiche fatte dagli esperti virologi non si sono avverate, ma sembra che il virus muti in continuazione per eludere le difese e anche i vaccini. Ecco cos’è che preoccupa gli esperti di tutto il mondo.
Com’è la situazione Covid nel mondo oggi
Anche se importanti risultati sono stati raggiunti nella lotta al virus, il pericolo non è completamente debellato.
Gli ultimi dati ci dicono che la situazione è in continua evoluzione: ad esempio a fine luglio si è visto un incremento dei casi a livello globale, nella percentuale del 7%, con più di 1 milione di nuovi contagiati. In totale, da quando il Covid è apparso nelle nostre vite, sono decedute 7 milioni di persone.
D’altro canto, però, si sta registrando una tendenza “al ribasso”: in tutte le macro aree geografiche siamo di fronte ad alte percentuali di minori decessi. Si registra un – 75% in Europa e un -73% anche nel Sud Est Asiatico. Calano i decessi, però, anche in Africa e nelle Americhe.
Cos’è la variante EG-5 e perché dovremmo preoccuparci
Abbiamo imparato durante questi lunghi anni che il virus riesce a mutare in diverse forme e anche molto velocemente.
Sono diverse le varianti che l’OMS “tiene d’occhio”; parliamo ad esempio di sette potenziali pericoli per l’umanità: BA.2.75, CH.1.1, XBB, XBB.1.9.1 (Hyperion), XBB.1.9.2 e XBB.2.3. I nomi più conosciuti di queste varianti sono rispettivamente Centaurus, Arturo, Grifon, Hyperion e Acrux. A queste varianti dobbiamo però aggiungere anche la EG-5.
In modo veloce e forse inaspettato la EG-5 ha già “invaso” più di 45 Paesi e ha una prevalenza a livello globale ormai dell’11,6%. Questa variante presenta un’ulteriore mutazione della proteina Spike, che l’ha resa pericolosa quasi quanto Kraken e Arturo, che sono in discesa. Sembra che la EG-5 stia andando molto veloce, il che potrebbe far pensare che riesce ad eludere sia l’immunità vaccinale che quella raggiunta dalle guarigioni.
Il timore è che con l’inizio della stagione più fredda la EG-5 prenda maggiore forza e inneschi numerosi focolai a livello globale.