Aumentano le multe: nuova batosta per gli automobilisti

Nuovi aumenti per le multe. In arrivo il terzo incremento in un anno che toglie altro denaro ai cittadini. Quantifichiamo la batosta.

L’inflazione colpisce duro e non lascia alcuno scampo agli italiani, nemmeno con riferimento alle sanzioni che già tolgono soldi ai contribuenti.

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Aumenti delle multe, quantifichiamoli – Informazioneoggi.it

È successo a giugno 2022, a marzo 2023 e a chiusura del mese di luglio 2023. Le spese di notifica per le multe legate ad una violazione del Codice della Strada sono aumentate. L’incremento si aggiunge ai rincari generali che da più di un anno stanno pesando sulle famiglie italiane. Ogni ambito è stato colpito da un’impennata del costo della vita.

Con la salita dell’inflazione sono cresciuti i prezzi dei generi alimentari, del carburante e dei beni di prima e seconda necessità. I mutui sono arrivati alle stelle, gli affitti sono aumentati così come le multe. Due volte tra giugno dello scorso anno e marzo e ora un nuovo incremento. Il riferimento – come già accennato – riguarda le spese di notifica. Poste Italiane ha deciso di aumentarle per recuperare l’inflazione registrata nel secondo semestre 2022 e nel primo semestre dell’anno in corso. L’obiettivo è far corrispondere le tariffe dei servizi universali con i costi di produzione sottostanti.

Multe in aumento, tutta colpa delle spese di notifica

In dodici mesi il tasso di inflazione è stato calcolato al 6,75% (media tra dato accertato dall’Istituto Nazionale di Statistica per il 2022 e la stima per l’anno 2023 usata per la programmazione economica e finanziaria annuale dello Stato).

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Spese di notifica, gli aumenti di Poste Italiane – Informazioneoggi.it

Significa che le tariffe dell’atto giudiziario sono aumentate in ogni scaglione di peso, inclusa la quota forfettaria di CAN e CAD. Poste Italiane ha stabilito, dunque, in nuovi importi.

  • 11,45 euro invece di 10,85 euro per gli invii accettati presso gli Uffici Postali fino a 20 grmmi,
  • 11,05 euro invece di 10,45 euro per gli invii accettati prezzo i centri business – opzione bolgetta compresa – usati dagli organi di polizia stradale.

L’incremento viene applicato anche agli importi di recapito di un atto giudiziario business online con un passaggio da 9,50 euro a 11,05 euro facendo registrare un +16,3% in soli tredici mesi. Si è superata la soglia di inflazione con la conseguenza che, ad esempio, un verbale da 42 euro per divieto di sosta costerà al cittadino 11,05 euro in più per pagare le spese postali. Poi si dovranno aggiungere le spese procedurali (diverse a seconda dell’organo di Polizia che notifica la multa) che vanno dai 3 ai 20 euro. Il totale da corrispondere, dunque, non sarà 42 euro ma può superare i 70 euro.

Stesso discorso per un verbale di violazione della zona a traffico limitato. Da una multa base di 83 euro si arriva a doverne pagare 100 euro. E se si guida guardando il cellulare la sanzione sarà di 190/195 euro e non di 165 euro come previsto dal Codice della Strada. Risulta, così, opportuno approfittare dello sconto del 30% previsto per chi paga la multa entro cinque giorni dalla ricezione della notifica.

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