Debiti con le banche: arriva il Decreto che salva gli italiani

Il Consiglio dei Ministri ha pronto un Decreto che prevede agevolazioni per chi ha debiti con le banche. Scopriamo di più.

In arrivo un beneficio per i cittadini che hanno debiti con gli istituti di credito. Coinvolti i crediti deteriorati o Npl, non performing loans.

Debiti con le banche nuovo Decreto
Debiti con le banche, le novità – Informazioneoggi.it

Ritorna una proposta presentata due anni fa al Senato da Adolfo Urso, oggi Ministro delle Imprese e del Made in Italy. L’idea è di permette alle persone fisiche e alle Piccole e medie imprese di estinguere un debito ogni qualvolta la banca abbia ceduto il credito ad una società terza di recupero.

Significa che le società di recupero crediti non potranno più negare la possibilità di saldo e stralcio che il debitore vuole mettere in atto. Tale opportunità consentirà al debitore di estinguere in modo definitivo la propria posizione con l’Istituto di Credito qualora ci siano crediti deteriorati.

Saldo e stralcio dei debiti con le banche, ecco il nuovo DL

Lunedì 7 agosto 2023 è previsto l’arrivo di un Decreto “omnibus” che includerà un’agevolazione per i debitori nei confronti delle banche. L’arretrato potrà essere chiuso con un saldo e stralcio qualora il debitore lo volesse. Ad oggi ciò non è possibile. La nuova norma, invece, non consente più al creditore di rifiutare la proposta.

Banca recupero crediti
Società recupero crediti, l’obbligo con la nuova norma – Informazioneoggi.it

L’obiettivo è far decidere al debitore quando estinguere la posizione verso la banca se si è in presenza di crediti deteriorati. Per approfittare dell’opzione occorrerebbe solamente pagare la somma corrisposta dal cessionario alla banca con una maggiorazione del 20%.

Per comprendere la novità bisogna conoscere come agiscono le società che acquistano i crediti deteriorati dalle banche. Solitamente comprano tali crediti ad un prezzo molto inferiore rispetto al valore del credito stesso. Poi recupereranno la somma tramite i legali chiedendola al debitore. Quest’ultimo solitamente cerca una soluzione transattiva con la società cessionaria visto che questa non ha problemi a rinunciare ad una parte ingente dell’importo avendolo pagato ad una cifra inferiore del valore nominale.

Facciamo un esempio esemplificatore. Poniamo un credito di 100 mila euro acquistato a 30 mila euro. Offrendo 50 mila euro (il 50% del debito) alla società cessionaria, il debitore offrirà alla società un vantaggio di 20 mila euro.

Questa operazione dovrà essere necessariamente accettata dalla società di recupero crediti nel momento in cui la nuova norma verrà attivata ufficialmente. Si dovrà rispettare, però, una condizione. L’offerta del debitore dovrà corrispondere almeno al 20% del prezzo di acquisto del credito deteriorato.

A inoltrare nuovamente la proposta alla Camera il partito Fratelli d’Italia.

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