Ci viene detto tutti i giorni: in estate bisogna bere molto di più del solito, per combattere gli effetti delle ondate di calore, ma non sempre è così.
Le temperature estreme che caratterizzano le nostre estati sono sempre più pericolose per la salute umana, e tutti dobbiamo conoscere le regole per salvaguardarla.
Grazie alle campagne di comunicazione, abbiamo imparato a proteggerci dai danni che può fare il sole, sia all’esterno che all’interno del corpo. Oltre alle protezioni solari dobbiamo cautelarci con le problematiche della circolazione sanguigna nonché del sovraccarico dei reni.
L’alcol, i cibi troppo calorici o salati e una scarsa idratazione vanno a danneggiarli, a volte anche irrimediabilmente. Ma ci sono alcuni casi in cui bere troppa acqua, paradossalmente, fa male. Ecco le indicazioni dei nefrologi a riguardo.
Una corretta idratazione è indispensabile per tutto l’organismo, sia in estate che in inverno. La funzione dei reni è quella di espellere tossine e scorie, ecco perché debbono essere tenuti in salute.
Quando gli esperti consigliano di bere molto, però, si riferiscono ai soggetti che sono in perfetta salute. E che con il caldo possono andare incontro a qualche disagio. In realtà bere troppa acqua non è propriamente salutare e anzi in alcuni casi può essere una pratica pericolosa.
Le persone che hanno malattie renali o cardiache, infatti, devono seguire altre indicazioni. In casi di patologie come queste, i reni non riescono a svolgere il loro lavoro normalmente e se sovraccaricati di acqua non riescono ad eliminare più le tossine e scorie. Si può andare anche incontro a scompenso renale.
Lo stesso discorso vale per chi soffre di ipertensione, e in particolar modo se è anziano e se assume terapie farmacologiche diuretiche.
Oltre al consiglio di idratarsi per combattere il caldo, dunque, nei casi sopra citati c’è anche da controllare la pressione in modo che non scenda troppo a causa del calore eccessivo. Gli anziani in particolar modo, se presentano una pressione troppo bassa vanno incontro a una minor irrorazione sanguigna dei principali organi vitali: il cervello, il cuore e i reni.
Sempre riguardo alle persone anziane è opportuno segnalare tempestivamente al medico se sussistono episodi di vomito o diarrea, soprattutto in caso sia in corso una terapia farmacologica.
Il caso di chi deve ricorrere a dialisi, poi, è paradossale. I soggetti con i reni altamente compromessi devono bere poco, anche se sentono uno stimolo forte alla sete.
I nefrologi avvertono che il bere molto è un’indicazione generica e in alcune categorie di soggetti non è sempre consigliato.
È importante invece prestare attenzione alle reali esigenze di anziani e bambini. I primi spesso non riescono più a comunicare i propri bisogni, e non sentono lo stimolo della sete. I secondi, invece, hanno funzionalità dell’organismo diverse e debbono essere protetti dal caldo anche tramite un abbigliamento adeguato, che non li faccia sudare troppo.
(le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici o pubblicazioni su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)
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