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Economia

Invalidità al 50%: i benefici a cui si può accedere sono numerosi, ecco cosa fare per non perderli

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I soggetti con invalidità al 50% hanno diritto a varie agevolazioni in ambito sanitario e lavorativo. Come si ottengono?

L’invalidità al 50% non consente, purtroppo, l’accesso alle principali prestazioni economiche, riconosciute in caso di riduzione della capacità lavorativa.

Gli invalidi al 50% hanno diritto a delle agevolazioni – InformazioneOggi.it

L’INPS, infatti, versa i sussidi economici come l’assegno mensile di assistenza, la pensione di inabilità e l’Assegno Ordinario di invalidità a coloro che hanno una percentuale di invalidità di almeno il 67- 74%. Stesso discorso anche per l’indennità di accompagnamento, che richiede un’invalidità totale, al 100%.

Anche gli invalidi al 50%, però, sono assicurati tutele e vantaggi. In particolare, ad essi spetta: l’esenzione parziale dal pagamento del ticket sanitario, la concessione gratuita di protesi e ausili e l’inserimento nelle categorie protette e nelle liste per il collocamento mirato.

Analizziamo, nel dettaglio, questi tre benefici.

Invalidità al 50%: le regole per ottenere l’esenzione dal ticket sanitario

L’invalidità al 50% permette di ottenere, innanzitutto, l’esenzione dal ticket sanitario. Si tratta, tuttavia, di esenzione parziale, perché riguarda solo i trattamenti medici legati alle patologie possedute.

L’invalidità al 50% consente l’esenzione dal ticket sanitario – InformazioneOggi.it

Il beneficio, inoltre, è riservato solo alle seguenti categorie:

  • invalidi di guerra, appartenenti alle categorie dalla 6° all’8°;
  • invalidi per servizio, rientranti nelle categorie dalla 6° all’8°.

Protesi e ausili gratis per queste categorie di invalidi

Per la concessione gratuita di protesi, ortesi e ausili, la normativa richiede il riconoscimento di un’invalidità al 33,33%.

Tali dispositivi sono indicati nel Nomenclatore dell’Assistenza Protesica e sono erogati dal Servizio Sanitario Nazionale.

La fornitura da parte dell’ASL può avvenire solo dietro prescrizione del medico specialista abilitato, il quale deve anche predisporre un piano riabilitativo-assistenziale individuale consono alle esigenze del paziente.

Invalidità al 50%: chi rientra nelle categorie protette?

Gli invalidi al 50%, infine, hanno diritto ad un’importantissima agevolazione in ambito lavorativo. Possono iscriversi alle categorie protette, ai sensi della Legge 68/1999, e alle liste per il collocamento mirato.

Possono usufruire del beneficio:

  • i soggetti in età lavorativa colpiti da minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali e i portatori di handicap intellettivo, con una riduzione della capacità lavorativa maggiore del 45%;
  • gli invalidi del lavoro, con una percentuale di invalidità superiore al 33%;
  • i ciechi assoluti e coloro con un residuo visivo non maggiore a 1/10 ad entrambi gli occhi;
  • i sordomuti;
  • i percettori di assegno di invalidità civile, con una riduzione permanente di 1/3 della capacità lavorativa;
  • gli invalidi di guerra, gli invalidi civili di guerra e gli invalidi per servizio.

Per effettuare l’iscrizione alle categorie protette bisogna recarsi presso il Centro per l’Impiego della provincia di residenza.

È obbligatorio esibire la documentazione accertante il grado di invalidità per l’iscrizione che, ricordiamo, deve essere almeno del 46%. Bisogna, poi, trovarsi in stato di disoccupazione.

Quest’ultimo si conserva anche nell’ipotesi in cui si svolge un’attività lavorativa, con reddito da lavoro dipendente di massimo 8.145 euro annui o da lavoro autonomo non superiore a 4.800 euro annui.

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