Pensione+di+reversibilit%C3%A0%3A+cosa+succede+se+viene+negata%3F+Non+disperare%2C+si+pu%C3%B2+accedere+a+molti+altri+vantaggi%21
informazioneoggi
/2023/06/23/pensione-di-reversibilita-cosa-succede-se-viene-negata-non-disperare-si-puo-accedere-a-molti-altri-vantaggi/amp/
Pensioni

Pensione di reversibilità: cosa succede se viene negata? Non disperare, si può accedere a molti altri vantaggi!

Published by

Chi non ha i requisiti per la pensione di reversibilità può contare su altre prestazioni ed ottenere diversi benefici.

Se un lavoratore o un pensionato muore, ai familiari superstiti spetta la pensione indiretta oppure la pensione di reversibilità.

La concessione della pensione di reversibilità segue specifiche regole – InformazioneOggi.it

Ma cosa succedere se mancano le condizioni per il riconoscimento di quest’ultima misura?

In tali casi, lo Stato riconosce un’indennità, il cui ammontare varia in base alla circostanza che il lavoratore fosse iscritto all’assicurazione INPS prima o dopo il 1° gennaio 1996.

Analizziamo la normativa e scopriamo in cosa si differenziano le due situazioni.

Indennità per morte: in cosa consiste la misura che sostituisce la pensione di reversibilità?

I familiari di un lavoratore deceduto che era assicurato all’INPS prima del 1996 e che non aveva ancora raggiunto i requisiti per l’accesso alla pensione, hanno diritto all‘indennità per morte.

Ad alcuni familiari dell’assicurato deceduto spetta l’indennità per morte – InformazioneOggi.it

In pratica, la prestazione è riservata ai superstiti dei lavoratori assoggettati al sistema retributivo o misto di calcolo dell’assegno pensionistico.

Per la concessione dell’indennità, tuttavia, è richiesto il possesso d parte del pensionato di almeno 52 contributi settimanali (corrispondenti a un anno) nei 5 anni antecedenti il decesso.

L’indennità spetta soltanto al coniuge e, in mancanza di questi, ai figli.

La richiesta per beneficiare della prestazione va presentata entro 12 mesi dalla data del decesso. Se non si rispetta tale termine, si perde il diritto all’indennità per morte.

Indennità una tantum: una straordinaria opportunità per chi non può accedere alla reversibilità

I familiari superstiti di un lavoratore assicurato all’INPS dal 1° gennaio 1996, invece, possono ottenere la cd. indennità una tantum.

Il beneficio, tuttavia, spetta solo se i superstiti non percepiscono la pensione indiretta, rendite per infortunio sul lavoro oppure indennità per malattia professionale.

La Legge, inoltre, prescrive che, al momento della morte del lavoratore, i parenti avessero i requisiti reddituali richiesti per l’Assegno sociale. Nello specifico, 5.983,64 euro di reddito personale e 11.967,28 euro di reddito da coniugato.

La cifra dell’indennità una tantum sostitutiva della pensione di reversibilità è pari all’importo mensile dell’Assegno sociale, moltiplicato per il numero di anni di contribuzione posseduta.

Quali soggetti possono usufruire dell’indennità una tantum?

L’indennità una tantum è suddivisa tra i familiari superstiti sulla base degli stessi principi sanciti per la pensione di reversibilità.

Di conseguenza, il beneficio spetta a:

  • il coniuge o alla parte dell’unione civile;
  • i figli minorenni oppure di qualsiasi età se inabili al lavoro e a carico del genitore deceduto;
  • i genitori, in mancanza di coniuge e figli;
  • i fratelli celibi e le sorelle nubili, se mancano anche i genitori.

L’ammontare dell’indennità una tantum è corrisposto in base alle seguenti regole:

  • corrisponde alla cifra mensile dell’Assegno sociale alla data della morte dell’assicurato, moltiplicata per il numero degli anni di contributi posseduti;
    è calcolato in maniera proporzionale alle settimane di contributi, per i periodi inferiori ad un anno;
  • è suddiviso tra gli aventi diritto sulla base dei principi vigenti per la pensione ai superstiti.

La richiesta per il riconoscimento dell’indennità una tantum deve essere inviata dai superstiti.

A differenza dell’indennità per morte, però, si dispone di 10 anni di tempo.

Published by

Recent Posts

Bonus Natale di 155 euro: accredito inaspettato per i pensionati

Un accredito inatteso ha reso la pensione di dicembre più ricca per centinaia di migliaia…

1 giorno ago

Rimborso 730 senza sostituto: tempi di accredito e controllo dell’Agenzia delle Entrate, tutto quello che non ti dicono

Ricevere un rimborso dal modello 730 quando non si ha un datore di lavoro o…

1 settimana ago

Isee 2026: perché il rinnovo entro dicembre fa la differenza

L’Isee 2026 entra nella sua fase cruciale: entro il 31 dicembre 2025 occorre aggiornare l’attestazione…

1 settimana ago

Pensione bloccata per un errore: ecco la procedura nascosta che può salvarti l’assegno

Molti lavoratori scoprono solo all’ultimo momento che la pensione non arriva perché manca un contributo,…

2 settimane ago

Saldo IMU 2025: data di pagamento e il codice tributo che non puoi sbagliare

Con il saldo IMU 2025 alle porte, la scelta del codice tributo corretto diventa decisiva…

3 settimane ago

Opzione Donna verso il ritorno nel 2026: l’emendamento che può riaprire la pensione anticipata

Aggiornamento oggi 27 novembre: l'Opzione donna non sarà prorogata nella Legge di Bilancio 20226, il…

3 settimane ago