L’affitto con riscatto è l’alternativa al mutuo poco nota in Italia ma che potrebbe diffondersi nei prossimi anni.
Comprare casa con il rent to buy, la moda spopola in altre nazioni ma non ancora in Italia. In cosa consiste?
Chiedere un mutuo significa dover pagare ogni mese cifre esagerate. Sempre che la banca lo conceda. Riuscire a dimostrare di poter ripagare il debito, infatti, sta diventando sempre più complicato a causa dell’aumento dei tassi di interesse. La BCE ha alzato il costo del denaro per fronteggiare l’inflazione ma ora che questa ha rallentato la Banca Centrale Europea non sta tornando sui suoi passi mettendo in difficoltà i cittadini.
Un mutuo con una rata da 500 euro fino a 18 mesi fa oggi richiede 700 se non 800 euro al mese. Cifre insostenibili con gli stipendi medi italiani soprattutto se in famiglia un solo componente lavora. In più la banca non concederà il finanziamento se la rata risultasse più alta del 35-40% della retribuzione. Qual è l’alternativa?
L’affitto con riscatto è un contratto particolare che consente di affittare un immobile e di esercitare un’opzione di acquisto corrispondendo ogni mese una quota maggiorata come anticipo. Questa tipologia contrattuale, dunque, permette al locatario di poter diventare proprietario dell’abitazione entro un certo periodo temporale.
Gli interessati possono scegliere da diversi modelli di affitto con riscatto.
Scegliendo il canone maggiorato occorre sapere che il rincaro sarà del 20/30% circa rispetto alla rata tradizionale. Invece che 500 euro, ad esempio, si pagheranno 650 euro. Poi, al momento dell’acquisto si scalerà la somma corrisposta. Supponendo che siano trascorsi cinque anni la riduzione dal prezzo di vendita sarà di 9 mila euro (quota mensile in eccesso x 12 mesi x 4 ossia 150 x 12 x 5).
Un’altra puntualizzazione riguarda la durata dell’affitto con riscatto. Non potrà superare i dieci anni. La durata scelta dovrà essere indicata nel contratto che dovrà essere sottoscritto davanti ad un notaio. Il professionista dovrà effettuare i dovuti controlli – come l’eventuale presenza di un ipoteca – prima di far firmare le parti.
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