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Economia

Pagamenti INPS maggio 2023: ecco il calendario dettagliato per le pensioni e le altre prestazioni

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A maggio i pagamenti INPS sono numerosi: ecco le date da segnare nell’agenda o sul calendario per non dimenticarle.

Il mese di maggio è appena iniziato e in molti aspettano i pagamenti dell’INPS inerenti alle principali prestazioni per famiglie, lavoratori e disoccupati.

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La prima data da segnalare è relativa al pagamento delle pensioni. A causa della festività del 1° maggio e della relativa chiusura degli uffici postali, i pensionati che ritirano la pensione in contanti o con assegno potranno farlo a partire dal 2 maggio. Come accade già da alcuni anni, i beneficiari di pensione dovranno seguire il calendario suddiviso in ordine alfabetico. Per approfondire questa notizia si consiglia la lettura dell’articolo “Pagamenti pensioni di maggio con aumenti favolosi: il nuovo calendario di Poste Italiane”.

Pagamenti INPS maggio 2023: NASPI, RDC/PDC e Assegno Unico

Il 15 maggio 2023 saranno pagate due prestazioni. La prima interesserà i beneficiari di NASPI e DIS-COLL, sussidi per i disoccupati. La data potrebbe variare in base al giorno di presentazione della domanda. Comunque, per controllare se la prestazione è stata accreditata il beneficiario dovrà accedere alla propria area personale INPS oppure rivolgersi a un patronato.

Anche per i percettori di reddito e pensione di cittadinanza i pagamenti inizieranno dal 15 maggio ma solo per i nuovi beneficiari. Per tutti gli altri, invece, la ricarica della carta avverrà tra il 28 e il 29 maggio 2023. Ricordiamo che sia il reddito di cittadinanza sia la pensione di cittadinanza nel 2024 saranno sostituite con due diverse prestazioni: una destinata all’inserimento lavorativo e l’altra per le necessità economiche urgenti.

Entro il 22 maggio sarà pagato l’Assegno Unico per figli a carico, ma solo per coloro che hanno inviato la domanda entro febbraio 2023. Infatti, coloro che l’hanno inviata a partire da marzo l’Assegno sarà accreditato entro la fine del mese. Entrato in vigore a marzo 2022 (ma in via sperimentale a gennaio e febbraio dello stesso anno) l’Assegno Unico e Universale per figli a carico ha sostituito gli assegni familiari ANF e le altre prestazioni rivolte alla genitorialità.

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