Il pignoramento dell’auto intestata al disabile è un atto legittimo oppure la normativa tutela la persona con handicap da tale eventualità?
Nel momento in cui un debito contratto non viene ripagato può scattare il pignoramento del veicolo con la conseguente vendita all’asta.
Il peggior incubo di tanti contribuenti è sentir bussare alla propria porta e trovare un ufficiale giudiziario pronto a notificare un atto del tribunale. A temere tale eventualità sono i debitori che non hanno ripagato un debito. La prima comunicazione invita il cittadino a corrispondere quanto dovuto entro un tempo stabilito. Rimanendo inadempienti si passerà alla fase successiva, l’avvio di un pignoramento.
I beni da pignorare sono molti come il conto corrente, la casa, l’auto di proprietà. Non sono pignorabili, tra i tanti, i beni commestibili, gli animali da compagnia, letti, tavoli e sedie, album di famiglia e oggetti di culto.
È chiaro come la possibilità di una vendita all’asta della propria macchina o dell’abitazione possa spaventare i contribuenti. La domanda è se la procedura è uguale per tutti oppure se i cittadini con invalidità possono evitare il pignoramento a causa della propria condizione fisica.
Il problema nasce dal fatto che tutte le parti coinvolte devono essere tutelate. Creditori da un lato e cittadino con disabilità dall’altro. Interessi contrapposti, dunque, ma da difendere entrambi.
In generale, secondo la normativa
E l’auto? Occorre distinguere due diversi casi. L’acquisto
Indipendentemente dal soggetto al quale è intestata l’auto, la Legge prevede che il veicolo possa essere pignorato. Significa che il creditore privato può pignorare l’auto intestata all’invalido o ad un caregiver anche se utilizzata per gli spostamenti della persona con disabilità.
Nel caso in cui il creditore risultasse un agente di riscossione esattoriale come l’Agenzia delle Entrate non potrà, invece, applicare il fermo amministrato al mezzo. Parliamo dell’atto precedente al pignoramento che impedisce al debitore l’utilizzo del veicolo fino al pagamento delle somme dovute.
Attenzione, nessuna norma stabilisce esplicitamente tale divieto. I Giudici, però, hanno interpretato la Legge in tal senso. L’AdE, dunque, non potrà avviare la procedura di iscrizione del fermo amministrativo per i mezzi adibiti al trasporto di disabili. Non solo, se l’auto risultasse già iscritta al fermo, allora procederebbe con la cancellazione.
Il fermo amministrativo dell’auto scatta nel momento in cui non si pagano le cartelle esattoriali. Secondo la Giurisprudenza avviare il fermo su un veicolo di un disabile è illegittimo. Di conseguenza l’AdE ha dovuto adattarsi a questa decisione. Nello specifico ha messo a disposizione degli utenti un apposito modulo con il quale è possibile chiedere la cancellazione dell’iscrizione del fermo da parte di un soggetto invalido o con handicap.
Nel momento in cui il cittadino disabile dovesse ricevere un preavviso di fermo, quindi, potrà presentare allo sportello dell’ente esattore un’istanza volta all’annullamento dell’atto allegando alla richiesta la documentazione medica attestante la condizione fisica o psichica.
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