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Economia

Definizione agevolata 2023, c’è la conferma delle Entrate sulla data della domanda online

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Definizione agevolata liti con il Fisco 2023, l’Agenzia delle Entrate ha comunicato l’apertura dell’invio online della domanda. Entro quando farla?

Come è noto, grazie alla legge di Bilancio 2023, la definizione agevolata è di estremo aiuto per il contribuente.

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E con un provvedimento ad hoc, vale a dire la risoluzione n. 1 di quest’anno, le Entrate hanno reso noti i dettagli per il calcolo delle sanzioni. In particolare il singolo contribuente dovrà seguire le indicazioni dell’Amministrazione per quantificare la mini sanzione pari al 3% sugli avvisi bonari.

Proprio con la citata risoluzione dello scorso 13 gennaio il Fisco ha così dato delucidazioni e fornito esempi pratici chiarificatori in tema di modalità applicative della definizione agevolata di cui all’ultima manovra. Si sa che detta definizione agevolata rientra in quel complessivo disegno di tregua o pace fiscale 2023 a supporto dei contribuenti e delle loro famiglie in una difficile situazione di crisi economica, a causa agli effetti restanti della pandemia e dell’incremento dei prezzi di luce e gas. Ecco alcuni dettagli sulla relativa domanda.

Definizione agevolata controversie con il Fisco 2023: attivo il canale per la domanda online

Rinviando, per esigenze di sintesi, al testo completo della risoluzione n. 1 delle Entrate del 13 gennaio scorso, disponibile in questa pagina, rimarchiamo comunque che tra le novità vi  è quella per cui è stata varata la possibilità di regolare in modo agevolato le somme dovute a seguito del controllo automatizzato delle dichiarazioni, tagliando gli oneri a carico del contribuente e allargando la portata dei piani di rateazione legati a debiti di ridotto importo.

Ciò che qui preme particolarmente sottolineare è che l’Agenzia delle Entrate ha da poco comunicato l’avvio della procedura per l’invio della domanda via web al fine di sfruttare la definizione agevolata 2023. E’ importante saperlo perché fino a qualche tempo fa era possibile avvalersi della definizione agevolata soltanto per il tramite di una richiesta con PEC.

Per inoltrare la domanda in oggetto il contribuente ha tempo fino al 30 giugno prossimo.

Come avvalersi della definizione agevolata 2023 delle liti: alcune precisazioni

Come accennato, è oggi utilizzabile il canale online per l’invio in formato digitale delle domande di definizione agevolata delle liti pendenti, che vedono contrapposti contribuente e Agenzia delle Entrate. E’ la modalità ordinaria di presentazione delle domande per i contribuenti che intendono archiviare una lite con il Fisco.

Se è vero che un provvedimento ad hoc del direttore dell’Agenzia delle Entrate dello scorso primo febbraio permetteva la presentazione della domanda via posta elettronica certificata – in attesa dell’attivazione dello specifico servizio di trasmissione telematica – ora quest’ultimo servizio è da considerarsi a tutti gli effetti sfruttabile dagli interessati.

Se ci si domanda in che modo e con quali step pratici si perfeziona la definizione agevolata 2023 delle liti, rispondiamo che quest’ultima si ha con:

  • la presentazione della domanda via web;
  • il versamento dell’ammontare netto dovuto, o della prima rata, entro il 30 giugno prossimo.

Attenzione però, perché detta agevolazione del pagamento scaglionato a rate non è permessa se gli importi da versare non oltrepassano l’ammontare di mille euro.

Una domanda online per ogni controversia con il Fisco

Onde sfruttare appieno le facilitazioni per il contribuente di cui alla legge di Bilancio 2023, vertenti in tema di definizione agevolata liti con il Fisco 2023, ricordiamo anche che la manovra ha chiarito che i contribuenti possono definire le controversie assegnate alla giurisdizione tributaria, in cui è parte l’Agenzia delle Entrate, pendenti al primo gennaio 2023 in ogni stato e grado del giudizio, incluso quello in Cassazione e anche a seguito di rinvio. Perciò si tratta di un’applicazione estesa di quest’agevolazione.

Recentemente, come accennato, le Entrate hanno specificato che le domande devono essere presentate all’Agenzia stessa – direttamente dal contribuente o tramite un soggetto incaricato – entro fine giugno con la procedura web presente sul sito delle Entrate. E soprattutto è obbligatorio presentare una singola domanda di definizione agevolata per ogni controversia tributaria autonoma, vale a dire relativa al singolo atto oggetto di impugnazione.

Per ulteriori dettaglio rinviamo alla pagina web delle Entrate ad hoc.

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