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Detrazioni Bonus casa e conto cointestato: attenzione potrebbero esserci spiacevoli sorprese

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20Le detrazioni fiscali per i Bonus casa sono subordinati al possesso di determinati requisiti. Cosa devono fare i coniugi?

Affinché si possa usufruire dei benefici economici per effettuati lavori edilizi (ad esempio, Superbonus, Ecobonus, Bonus facciate), è necessario che i costi sostenuti risultino da bonifico parlante.

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A chi intestare il bonifico, ai fini della detrazione delle spese? Cosa accade se il conto corrente è cointestato? Non sempre, infatti, l’immobile oggetto dei lavori è di comproprietà dei due intestatari del conto. In tale ipotesi, chi è il soggetto che, per la legge, ha sostenuto le spese e, dunque, può beneficiare dell’agevolazione economica? Vediamo cosa stabilisce la normativa al riguardo, analizzando un quesito giunto in Redazione.

Detrazioni per Bonus casa: chi può richiederle?

Possono fruire delle detrazioni per i lavori edilizi di ristrutturazione, restauro ed efficientamento energetico non solo i proprietari degli immobili interessati, ma anche i seguenti soggetti:

  • titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione, superficie);
  • inquilino o comodatario;
  • soci di cooperative a proprietĂ  divisa, assegnatari di alloggi e, se c’è il consenso di chi possiede l’immobile, soci di cooperative a proprietĂ  indivisa;
  • imprenditori individuali;
  • soci delle societĂ  semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice, imprese familiari.

La normativa, inoltre, stabilisce che la detrazione spetta anche ai seguenti beneficiari, purché abbiano affrontato i costi e siano intestatari dei bonifici e delle fatture:

  • familiare convivente del proprietario dell’immobile (coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado) e parte dell’unione civile;
  • coniuge separato assegnatario della casa intestata all’ex partner;
  • convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile.

Non perdere il seguente approfondimento: “Superbonus e detrazioni, cambia tutto: è ufficiale, le novità da conoscere“.

A cosa serve il bonifico parlante?

Un Lettore ci ha inviato il seguente quesito:

“Buonasera, vorrei far detrarre a mia moglie delle spese di ristrutturazione edilizia pagate nel 2022 da un conto corrente cointestato. Le fatture, però, sono intestate solo a me. Anche l’immobile è intestato solo a me e siano in regime di separazione dei beni. Posso far detrarre anche a mia moglie? In che modo? Grazie.”

I Bonus sulla casa possono essere richiesi esclusivamente dal contribuente che sostiene le spese e che possiede l’immobile in questione. A tal fine, si tiene conto delle informazioni risultanti dal bonifico parlante e, dunque, la causale, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il numero di partita IVA della ditta o del professionista che ha eseguito i lavori.

Per la detrazione fiscale, sono fondamentali l’intestazione della fattura di spesa e i dati riportati sul l bonifico parlante.

L’interessato, tuttavia, potrebbe effettuare il bonifico da un conto corrente cointestato, come nel caso del nostro Lettore. Che succede? Potrà fruire della detrazione il soggetto a cui è intestato il bonifico.

Nell’ipotesi, dunque, del marito e della moglie cointestatari dello stesso conto, se il documento è intestato solo al marito, allora solo quest’ultimo potrà beneficiare dell’agevolazione fiscale. Alla moglie sarà preclusa tale opportunità, nonostante sia cointestataria del conto interessato dalla spesa.

Consulta anche: “Detrazioni Bonus edilizi: attenzione, è in vigore la nuova guida dell’Agenzia delle Entrate“.

Detrazioni in caso di conto cointestato

In conclusione, chiariamo al Lettore che ha diritto alla detrazione solo il soggetto che, dai documenti, ha affrontato le spese.

Se, quindi, il bonifico e le fatture riportano il nominativo e il codice fiscale del Lettore, le detrazioni riguarderanno solo quest’ultimo, così come stabilito dalla Circolare 19/E/2020 dell’Agenzia delle Entrate.

Non ha, inoltre, alcuna rilevanza la presunzione di comproprietĂ  dei soldi giacenti sul conto cointestato.

La moglie avrebbe potuto accedere alle detrazioni se, all’atto di compilazione del bonifico, fossero stati indicati anche i suoi dati. Se, infatti, fossero stati indicati i nominativi e i codici fiscali di entrambi i coniugi, il beneficio sarebbe spettato sia al marito sia alla moglie.

Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.

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