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Compra una iconica Ferrari e la tratta come una utilitaria: storia assurda

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C’è chi ha deciso di non risparmiarsi al volante di una Ferrari e l’ha “consumata” come un’auto qualsiasi. Ecco cosa ha fatto il protagonista di questa vicenda.

La maggior parte degli acquirenti di una Ferrari, per ovvi motivi, la tratta come una reliquia, usandola solo nei finesettimana. Un uomo ha deciso di cambiare, totalmente, strategia e gestire la propria amata vettura del Cavallino come un’auto qualsiasi.

Ferrari Logo (Adobe Stock)

La vicenda vi potrà sembrare folle, ma l’uomo ha condiviso il traguardo con i suoi follower, fissandosi degli obiettivi di chilometraggio sempre più elevati. Certo una Rossa richiede dei costi di manutenzione e mantenimento salati, ma la spesa principale è legata all’acquisto. Superbollo, assicurazione e benzina fanno da contorno. Chi può comprare auto di altissimo valore, non si fa certo dei problemi di denaro.

Esistono persone a cui interessa ben poco del valore sul mercato di un mezzo o della futura rivendita. Se la godono e noi crediamo sia il modo migliore di vivere una magnifica esperienza a bordo di un bolide. Lasciarla ammuffire nel garage sotto strati di polvere non è mai una scelta saggia. C’è, poi, chi gira in Ferrari solo per ostentare un proprio status. Per fortuna il protagonista di questa storia ha scelto di viaggiare con i suoi bolidi e divertirsi.

Enzo, quotazioni da capogiro

Tra le Ferrari più iconiche di sempre c’è la Enzo, nata per omaggiare il mitico fondatore della casa modenese. Il modello uscì dalla factory nel 2002, in una serie limitata, in occasione dei 55 anni di attività della Ferrari e fu realizzata sino al 2004 in soli 400 esemplari. Data la sua esclusività è tra le auto del Cavallino più costose di sempre. E’ molto difficile trovarle in asta, dato che chi la possiede non se la toglie facilmente. Non tutti possono avere una Ferrari, tutti i vip finiti sulla blacklist: ecco come funziona.

Pensate che un esemplare fu donato a Papa Giovanni Paolo II, che la mise all’asta per poi devolvere in beneficenza l’intera somma ricavata. Nel 2015 fu battuta ad oltre 6 milioni. Il suo design unico ha fatto innamorare milioni di appassionati. Sotto il cofano batte un V12 da 660 cavalli in grado di spingere la Enzo ad oltre 350 chilometri orari, secondo i dati ufficiali. Un’auto sensazionale per l’epoca, degna erede della F40 e della F50.

Il telaio e la carrozzeria furono realizzati in fibra di carbonio, le sospensioni a doppio quadrilatero deformabile sia all’avantreno che al retrotreno, rappresentavano il top della tecnologia. L’auto fu testata da Michael Schumacher, ereditando delle soluzioni presenti sulle monoposto del Cavallino di F1. Ad esempio il cambio era a 6 marce sequenziale con paddle al volante.

Ferrari, spremuta sino all’ultimo CV

Gran parte del carico aerodinamico della Enzo è generato dal fondo, proprio come le moderne auto di F1. Non si tratta di una vettura comoda, essendo stata pensata per la pista. Da 0 a 100 km/h la Enzo impiega appena 3,65 secondi. Ai tempi era la Ferrari stradale di serie più veloce mai prodotta. Tra i privilegiati possessori di questa iconica supercar c’è dryl8k, nome su Instagram di un uomo che ha realizzato un record assurdo.

Questa Ferrari Enzo è stata in grado di superare le 90.000 miglia, ovvero circa 145.000 chilometri. Un chilometraggio simile per un’auto del genere è rarissimo, anche perché chi ha la fortuna di avere una supercar così la tiene lontana da occhi indiscreti. Date una occhiata alla seguente storia: vuole comprare una Ferrari, ma in concessionaria gli ridono in faccia: ecco il motivo. In questo caso il proprietario ha scelto di spremerla al massimo in viaggi itineranti con l’obiettivo di raggiungere i 200.000 km. Potrebbe diventare la Ferrari con il più alto chilometraggio di sempre.

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