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Pensioni

Invalidità civile dopo i 67 anni: spetta assegno INPS ogni mese, ma sono in molti a non saperlo

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Le persone che sono individuati come invalidi civili dopo il compimento dei 67 anni di età hanno diritto a prestazioni di natura assistenziale.

Dopo i 67 anni di età non vi è l’erogazione della pensione per gli invadili civile parziali (assegno mensile) e nemmeno quella per gli invalidi totali (pensione di inabilità).

InformazioneOggi

Le prestazioni di invalidità civile sono rivolte solo a coloro che hanno un’età compresa tra i 18 e i 67 anni di età. Dunque, i soggetti dopo i 67 anni di età sono riconosciuti invalidi, ma non hanno diritto all’assegno mensile e/o pensione di inabilità.

Percentuale di invalidità civile utile all’assegno INPS a 67 anni

La quantificazione della percentuale di invalidità fa riferimento alla “capacità di svolgere i compiti e le funzioni proprie dell’età”. Le persone ultra 67enni possono avere diritto, dunque, solo all’indennità di accompagnamento. In alternativa se sono soddisfatti i requisiti reddituali possono fare richiesta di assegno sociale, indipendentemente dall’individuazione dello stato invalidante. Un nostro lettore ci pone il seguente quesito: “Posso avere l’invalidità, ho quasi 68 anni?

In base a quanto già esposto sopra, è possibile che un soggetto venga riconosciuto invalido dopo i 67 anni di età. Per ottenere i benefici economici bisogna per forza essere riconosciuti totalmente invalidi e incapaci alla deambulazione senza l’aiuto di un assistente oppure incapace di svolgere gli atti quotidiano della vita. Se non sussistono le condizioni del beneficio dell’indennità di accompagnamento, si possono verificare i requisiti reddituali e optare per l’ Assegno sociale.

Si consiglia di rivolgersi a un ente di patronato che offre assistenza gratuita, oppure rivolgersi alla sede INPS di competenza per avere indicazioni più dettagliate.

Chi può chiedere l’indennità di accompagnamento?

Il beneficio economico dell’accompagnamento spetta a prescindere dai redditi posseduti, la domanda deve essere inoltrata esclusivamente in modo telematico.

I documenti necessari sono:

  • Documento di riconoscimento valido:
  • Codice fiscale;
  • Documento e codice fiscale del coniuge (se presente);
  • Certificato telematico rilasciato dal medico di base, dove viene barrata la casella dove non vi è la capacità di deambulare senza un aiuto;
  • Numero di cellulare.

A Seguito della visita saranno spediti i verbali sull’ esito della Commissione Medico Legale.

L’indennità di accompagnamento è riconosciuta a coloro che:

  • non in grado di deambulare in modo autonomo;
  • non svolgono autonomamente atti quotidiani della vita;
  • non sono ricoverati presso istituti a carico dello Stato.

L’Indennità è pagata per 12 mesi e l’Importo per il 2023 è di 527,16 euro.

Posso beneficiare dell’Assegno sociale a 67 anni?

L’assegno sociale è riconosciuto ai soggetti che hanno compiuto 67 anni di età e a prescindere dell’identificazione dell’invalidità civile, se soddisfatti i requisiti reddituali stabiliti.

La Circolare INPS n.135 del 22 dicembre 2022 ha evidenziato che per l’anno 2023 i limiti di reddituali sono i seguenti:

  • 6542,51 euro di reddito personale;
  • 13.085,02 euro di reddito coniugale.

Quindi per l’anno 2023 i soggetti non coniugati devono avere un reddito non superiore ai 6.542,51 euro, mentre, coloro che sono coniugati devono avere un reddito familiare non superiore ai 13.085,02 euro.

L’importo mensile è di 503,27 euro per l’anno 2023 e tocca per intero in caso di assenza dei redditi sia personale che coniugali. L’importo è ridotto in presenta di redditi personale e coniugali.

Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.

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