Come prenotare una visita medica con i permessi della Legge 104 senza incorrere in sanzioni

I titolari di Legge 104 possono utilizzare i permessi della Legge 104 per prenotare una visita medica. Vediamo come procedere.

I cittadini devono conoscere diritti e limiti della Legge 104 per non rischiare di incorrere in provvedimenti. Approfondiamo, dunque, le richieste dei permessi da lavoro.

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I permessi della Legge 104 consentono di assentarsi dal lavoro per assistere un familiare con disabilità grave. I caregiver per non rischiare pesanti conseguenze – come anche il licenziamento – devono innanzitutto sapere che durante il giorno di permesso (tre il numero massimo ogni mese) sono tenuti necessariamente ad occuparsi della persona invalida grave. Non per forza garantendo la presenza fisica costante accanto al familiare ma svolgendo attività per conto dell’assistito. Potrà, dunque, andare a fare la spesa, pagare le bollette, sbrigare una pratica burocratica o prenotare una visita medica. Non potrà, invece, andare dal parrucchiere, fare una gita, andare ad un concerto o in palestra. Tornando alle visite mediche, cerchiamo quando e come utilizzare i permessi 104 per effettuare una prenotazione. 

Permessi 104 e prenotazione visita medica

La prenotazione di una visita medica rientra nelle finalità di assistenza riconosciute in relazione ai permessi della Legge 104. Allo stesso modo, i permessi possono essere richiesti per accompagnare l’assistito alla visita. Le direttive su ciò che è concesso e cosa no sono state fornite dal Ministero del Lavoro in risposta ad un’interpello (numero 30 del 2010).

Secondo il Ministero è consentito assentarsi dal lavoro usando il congedo straordinario o il permesso 104 per prenotare una visita per il soggetto disabile assistito. Si tratta, infatti, di una finalità di cura e assistenza per un evento che capita spesso ad una persona che soffre di una qualche patologia. Controlli e terapie riabilitative sono la prassi per tanti invalidi gravi e il caregiver ha il compito di occuparsi della prenotazione. Il datore di lavoro non può, dunque, contestare la richiesta ma deve concedere il permesso.

Altri casi di concessione dei permessi

La prenotazione della visita non è l’unico caso che garantisce l’uso dei permessi 104. Il datore non può obiettare nulla qualora l’invalido assistito risulti malato per una patologia differente rispetto a quella certificata. Un’influenza stagionale, un’influenza intestinale, un’infezione all’orecchio sono alcune malattie che potrebbero far ammalare il familiare per pochi giorni. Un sostegno costante sarebbe necessario e, dunque, il permesso deve essere accordato.

Come accennato, i permessi possono essere richiesti per accompagnare l’invalido a visita, alla riabilitazione o alle sedute di fisioterapia indipendentemente dalla frequenza e dalla durata della cura. Infine, non tutti sanno, poi, che i permessi sono richiedibili anche per accompagnare il disabile a sbrigare commissioni o pratiche burocratiche a condizione che il lavoratore dimostri la necessità di provvedere al bisogno durante la giornata lavorativa.

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