Auto elettriche, la competizione delle auto cinesi è eclatante, assurdo cosa accade con le importazioni

Le case automobilistiche cinesi possono costruire un veicolo elettrico (EV) per 10.000 euro in meno rispetto alle case automobilistiche europee. Si tratta di un vantaggio schiacciante che può mettere in difficoltà le aziende nostrane.

Dopo eliminazione dello sconto sulle accise sui carburanti in Italia gli automobilisti tornano a riconsiderare il costo implicito delle auto a combustione interna.

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Se il prezzo di diesel e benzina sono deterrenti per l’acquisto di un’auto che consuma carburanti derivati dal petrolio, oggi i prezzi delle auto elettriche sono ancora eccessivi a parte rare eccezioni.

Mentre il prezzo dei carburanti farà ancora discutere, nonostante il calo dai 2,2 euro dello scorso anno agli 1,8 euro al litro attuali, gli automobilisti e i consumatori europei e italiani non si accontentano della retorica del risparmio sul lungo termine e dell’impatto ecologico; sui modelli elettrici cercano la convenienza del prezzo di listino.

Secondo gli analisti anche in presenza di una potenziale recessione, la domanda dei consumatori repressa negli ultimi due anni si manterrà comunque elevata. Tra i pochi attori in grado di produrre auto elettriche a costi più bassi della media c’è attualmente la Cina.

Pechino ha avuto la giusta lungimiranza nel settore delle energie rinnovabili e adesso è una concorrente spietata anche nel settore delle auto elettriche. Tra le società di spicco c’è BYD che si sta espandendo nel mercato USA con sconti decisivi rispetto agli attuali modelli.

Perchè le auto elettriche cinesi hanno prezzi convenienti?

I prezzi delle auto elettriche cinesi sono minori perché hanno costi di ricerca e sviluppo inferiori, livelli più bassi di spesa in conto capitale e costi di manodopera minori rispetto ai rivali in Europa.

Il mercato interno soprattutto in Europa può essere messo sotto pressione. La questione è più pericolosa per l’Europa rispetto agli Stati Uniti poiché in quest’ultimo paese i dazi elevati hanno limitato la quota di mercato per le importazioni dalla Cina.

In Europa il prezzo medio delle auto elettriche è aumentato passando dai circa 49 mila euro del 2015 ai 55.821 di oggi. Negli Stati Uniti invece l’incremento è stato nello stesso periodo dai 53 mila ai 63.864. Contestualmente il prezzo medio delle auto elettriche in Cina è passato dai 66.819 ai 31.829 euro, arrivando di fatto sotto del prezzo di molti modelli a benzina.

Quali sono i modelli di auto elettriche più in vista nel 2023 che saranno prodotti e venduti in Italia e in Europa?

Tra i modelli recenti sul mercato, la nuova Dacia Duster, un modello elettrico dell’Alfa mito, e la Abarth 500 elettrica. Tra i modelli di fascia alta la Ferrari Roma Spider e la Tesla Cybertruck ma anche la BMW Serie 5 e la Mercedes Classe E. Questi sono solo alcuni degli esordi dei prossimi 12 mesi. Difficile non pensare che questi nomi siano un lusso per la maggior parte degli automobilisti.

L’Europa è relativamente aperta ai veicoli importati dalla Cina e i produttori di veicoli cinesi non che quelli Usa come Tesla Inc. si stanno affrettando a intensificare le esportazioni. L’unico punto di possibile vantaggio per le produzioni italiane, tedesche, francesi e degli altri Paesi produttori è la qualità di motore e tecnologia. Si questo fronte le case automobilistiche cinesi sono ancora impegnate a contrastare il pregiudizio della qualità inferiore dei loro modelli. In questi anni si potrà constatarne il pregio e la sicurezza a partire dalle valutazioni fornite dai regolatori europei.

Attualmente la Cina ha circa il 5,8% della quota di mercato dei veicoli elettrici in Europa. La tendenza può proseguire in crescita a seconda dell’apprezzamento degli automobilisti verso questi modelli più a basso costo. Il crollo delle vendite può acuire la competitività e gli sconti nel 2023; l’anno scorso le vendite di auto sono diminuite dell’8% su base annua a 13,7 milioni di veicoli venduti. Rispetto i circa 17 milioni registrati nei cinque anni precedenti la pandemia è il record a ribasso dal 2011.

Quali sono le principali case automobilistiche in concorrenza nel settore delle auto elettriche oggi?

La dinamica nel settore vede mutare il primato di vendite a favore di General Motors che strappa il comando alla giapponese Toyota; diventa così la principale casa automobilistica negli Usa con 2,2 milioni di veicoli venduti nel corso dell’anno, in crescita del 3% rispetto al 2021 e in controtendenza rispetto al calo complessivo del mercato.

Il quarto trimestre è stato particolarmente positivo, poiché le vendite sono aumentate del 41% su base annua a 623.261 unità.

Toyota, seconda classificata, ha venduto invece 2,11 milioni di auto con calo complessivo del 9,6% in termini di volumi. Terzo posto per Stellantis che ha registrato vendite per 1,55 milioni di unità nel 2022. Durante il corso dell’anno la società ha registrato un calo delle auto vendute pari a circa il 13%. Si posizionano agli ultimi due posti in termini di performance

Hyundai Motor e Nissan Motor che vendono rispettivamente nel 2022: 724.265 unità e 729.350 con un calo per entrambe del 2% e di circa il 25% rispetto l’ultimo trimestre.

A concludere la classifica delle cinque società automobilistiche che registrano le vendite maggiori non si può non citare la Honda Motor anch’essa nel 2022 vittima di un record negativo per un calo complessivo delle vendite del 32,9% a 983.507 unità.

Le vendite di Company Limited NSANY nel 2022 e nel quarto trimestre sono diminuite del 25,4% e del 2%, rispettivamente, a 729.350 unità e 191.012 unità.

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