Permessi legge 104 con ricovero in RSA del disabile: le possibilità previste per non perdere il beneficio

Permessi legge 104 e ricovero del disabile grave in RSA o in una struttura ospedaliera: è possibile fruirne in questo caso?

Questa è una domanda che spesso i caregiver si pongono quando la persona a cui prestano assistenza necessita di essere seguita in ospedale, oppure si trasferisce in una RSA.

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I tre giorni di permesso retribuito vengono concessi, oltre al lavoratore disabile in situazione di gravità:

  • ai genitori, anche affidatari o adottivi;
  • al coniuge, parte dell’unione civile, convivente di fatto;
  • ai parenti e affini entro il 2° grado;
  • ai parenti e affini entro il 3° grado (però solo in casi specifici).

I permessi legge 104, frazionabili anche in ore, devono essere utilizzati con il fine di assistere il familiare disabile grave, oppure per svolgere delle commissioni per suo conto.

Quindi è necessario prendere in considerazione non solo la tipologia di struttura in cui si trova, ma anche le ipotesi che possono costituire delle eccezioni.

Permessi legge 104 e ricovero in RSA: il quesito

Un nostro lettore ha inviato il seguente quesito: “Buongiorno, fino a che mia madre era in casa privata ho potuto usufruire della legge 104/92. Poi mia madre è andata a risiedere in una casa per anziani non RSA. La struttura stessa mi aveva scritto per chiedere il mio supporto poiché mia madre soffre di depressione. Ho comunicato all’ INPS il quale mi ha risposto togliendomi la possibilità di usufruire della Legge 104/92.

Su mio sollecito, dato che stavo spendendo giorni di ferie per assistenza a mia madre, l’INPS mi risponde dicendo che posso chiedere i giorni se la struttura dove è ricoverata mi conferma che io sono con lei. Nessun problema ma non ho capito come fare a presentare la pezza giustificativa. Basta presentarla al lavoro o direttamente a loro? Ho paura di sbagliare. Grazie.”

Permessi retribuiti: quando non spettano

Non si ha diritto ai permessi retribuiti legge 104 quando la persona disabile grave è ricoverata a tempo pieno, cioè per le 24 ore, presso strutture ospedaliere o simili – private oppure pubbliche – che garantiscono assistenza sanitaria continuativa. Ci sono però alcune situazioni che fanno eccezione. Ossia:

  • il ricovero si interrompe perché la persona con disabilità in situazione di gravità ha bisogno di recarsi al di fuori della struttura per effettuare terapie, oppure visite appositamente certificate;
  • il disabile è in stato vegetativo persistente, oppure ha una diagnosi negativa a breve termine;
  • la presenza del familiare viene richiesta dagli stessi sanitari.

Se il ricovero è per le 24 ore, ma la struttura non è in grado di assistere il disabile continuativamente, allora i permessi possono essere accordati.

Quali documenti farsi rilasciare

Nei casi elencati sarà quindi necessario presentare idonea documentazione, rilasciata dalla struttura, per poter procedere con la domanda. La richiesta per i permessi retribuiti – per cui è necessario compilare un apposito modulo e allegare il certificato rilasciato dall’apposita Commissione ASL in merito alla disabilità –  va presentata all’INPS online, tramite il servizio dedicato. Oppure, in alternativa, è possibile utilizzare il contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile; patronati o intermediari dell’Istituto. 

Una copia della domanda va presentata anche al datore di lavoro. Qualsiasi variazione deve essere tempestivamente comunicata sia a lui che all’INPS.

Permessi legge 104 e madre ricoverata in casa per anziani

In risposta al quesito del lettore, confermiamo che ha diritto a fruire dei permessi retribuiti in quanto è la stessa struttura a richiedere la sua presenza per assistere la madre. Dovrà quindi farsi rilasciare un documento, che dovrà allegare alla domanda inviare all’INPS. Al datore di lavoro va ugualmente consegnata copia della domanda, ma a quest’ultimo spetta solo la verifica dei presupposti per la fruizione di questi permessi: non può negarli se per legge se ne ha diritto, dato che vengono corrisposti dall’INPS.

Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.

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