Una recente circolare INPS spiega le nuove modalità per la richiesta del Certificato A1 per i lavoratori distaccati all’estero. Ecco i dettagli.
Nello specifico è la Circolare INPS numero 136 del 23 dicembre a disciplinare la nuova modalità (completamente telematica) di richiesta del certificato di distacco all’estero per i paesi comunitari.
Infatti, la circolare rende noto lo stop delle domande cartacee di tale certificato a partire dal 1° aprile 2023. Comunque sia, fino al 31 marzo saranno comunque accettate anche quelle cartacee. Invece cosa succede se si risiede all’Estero e la tessera sanitaria è scaduta? Pazzesca la risposta.
L’INPS, qualora un lavoratore svolga un periodo di lavoro presso uno o più Stati dell’Unione europea, deve rilasciare (su richiesta del lavoratore stesso o del datore di lavoro) il certificato di distacco A1. La funzione del modello è attestare che il lavoratore continua a essere assicurato con la previdenza italiana (ovvero con l’INPS). Lo scopo, in sostanza, è evitare la doppia imposizione contributiva.
Il certificato per i Paesi comunitari è valido con una durata superiore a 24 mesi e il lavoratore durante il periodo di distacco dovrà portare sempre con sé il certificato ed esibirlo in caso di controllo.
Come già detto in precedenza dal 1° aprile 2023 il modello A1 potrà essere presentato esclusivamente in modalità telematica. Però, fino a tale data le domande potranno essere anche presentate in modalità cartacea.
Possono presentare la domanda nono solo i datori di lavoro ma anche le seguenti categorie di lavoratori:
Attenzione però, perché per i lavoratori dipendenti pubblici e i lavoratori domestici il certificato A1 dovrà essere presentato obbligatoriamente dal datore di lavoro
Come indica la circolare INPS numero 136/2022 le domande dovranno essere presentate accedendo al sito www.inps.it selezionando ‘Prestazioni e servizi’, poi ‘Prestazioni’ e, infine, ‘Procedura telematica per il rilascio del documento portatile A1’. È possibile anche utilizzare la funzione di ricerca nella home del portale INPS.
Ricordiamo che come sempre l’accesso al sito INPS è consentito tramite SPID, CIE o CNS.
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