Fiat, arriva la nuova 126? Ecco come sarà la vettura (VIDEO)

La Fiat si accinge ad abbracciare una nuova fase, fatta di motori a zero emissioni e linee futuristiche. Ecco il render della nuova 126.

La Fiat 126 ha fatto la storia della casa del Lingotto. E’ stata l’ultima vettura con motore posteriore e trazione posteriore prodotta dalla Fiat. Per quasi 30 anni ha invaso le strade italiane e non, affascinando per il suo stile pratico ed essenziale. Derivata dalla concept car City Taxi, nacque dall’estro di Pio Manzù nel 1968.

Fiat Logo (Adobe Stock)
Fiat Logo (Adobe Stock)

La 126 fu svelata il primo novembre 1972, al Salone dell’automobile di Torino, con l’ardua missione di prendere il posto della mitica 500. La city car presentava lo schema meccanico della 500, ma con l’aggiunta di importanti novità stilistiche e tecniche. Il classico design bombato fu sostituito da una linea più moderna per l’epoca, caratterizzata da un look più squadrato. L’intero corpo della scocca fu ristudiato, per garantire una migliore sicurezza per i passeggeri, in ossequio ai nuovi principi sulle resistenze differenziate. Il serbatoio del carburante fu mosso dal vano bagagli anteriore alla parte posteriore dell’auto, in modo da alloggiarlo sotto il sedile posteriore e il cambio. Quest’ultimo era a 4 rapporti sincronizzato, eccezion fatta per la prima marcia.

L’auto era un netto passo in avanti in termini di tecnologia rispetto alle sue progenitrici Fiat. Dal 1978 la 126 fu anche equipaggiata con lo sterzo a cremagliera al posto del sistema a vite e settore elicoidale presente sulla 500. Il motore bicilindrico, raffreddato ad aria, posto posteriormente a sbalzo, non era cambiato. Si trattava del 500 R la cui cilindrata era di 594 cm³ con 23 CV. Oggi può sembrare una potenza da microcar, ma negli anni ‘70 era un ottimo motore. Gli interni furono, completamente, ridisegnati con una strumentazione in linea con le competitor dell’epoca. Le migliorie nell’abitacolo erano diverse, per un maggiore comfort e sicurezza.

La 126 fu venduta sia con carrozzeria completamente chiusa, sia con tetto apribile in tela, come le vecchie 500. L’auto non impiegò molto a diventare un simbolo per l’italiano medio. Il successo arrivò anche oltre in confini. L’auto fu prodotta sino al 2000 sul mercato polacco dove ebbe richieste record. Non era facile ripetere il boom della 500 ma la 126 rispose, perfettamente, alle esigenze dell’epoca. Gli italiani apprezzarono il lavoro di rivisitazione dei tecnici del Lingotto. La struttura dell’auto permise anche una maggiore abitabilità a bordo, rispetto alla sua progenitrice.

Fiat, sulle orme della mitica 126

Il listino si apriva con l’“Economica” o “Base”. Le altre varianti della 126 erano la “Personal 2P” oppure, banalmente, “Personal”, con il divanetto posteriore asportabile e tasche laterali portaoggetti sui passaruota. La più ricercata e venduta era la “Personal 4P” o, meglio conosciuta come “Personal 4”, equipaggiata di divanetto posteriore fisso più largo senza le tasche portaoggetti. Un’auto versatile che, nel corso del tempo, subì numerosi aggiornamenti. Le ultimissime 126 furono prodotte in Polonia e rinominate “Happy End”. La fine della produzione dell’auto nel 2000 fu anche la fine, per molti, di un epoca speciale.

Tanti appassionati della piccola city car del marchio piemontese, oggi facente parte del Gruppo Stellantis, investirebbero cifre considerevoli per avere una moderna 126. Del resto il successo commerciale della nuova 500 ha testimoniato la voglia matta di riassaporare il fascino delle utilitarie Fiat del passato. Per tre diverse generazioni, l’auto ha impreziosito il listino della casa torinese, suscitando l’interesse di milioni di automobilisti. Il noto architetto e designer italiano, Tommaso D’Amico, ha voluto reinterpretare, sul proprio canale YouTube, in chiave moderna il design della mitica 126.

Il render vi lascerà senza fiato e potrebbe aprire delle nuove dinamiche per la casa torinese. Con la fusione di FCA con PSA l’intenzione è quella di lanciare sul mercato nuove vetture alla spina. L’accettazione dell’elettrico, nel nostro Paese, potrebbe anche passare con la riposizione di grandi successi del passato. Abarth, arriva una nuova 124 Spider? Ecco come sarà (VIDEO). Date una occhiata anche alla possente Fiat Landtrek.

La versione del render, come sottolineato dal designer, prende spunto dal modello originario, naturalmente rivisto in ogni particolare, trasformandosi in una attualissima city car, immaginando per l’insieme componenti d’avanguardia con il supporto delle attuali tecnologie. Le dimensioni dell’auto sarebbero diverse rispetto al modello lanciato negli anni ’70, avendo tutti i moderni strumenti digitali. Spazio all’infotainment e alla moderna tecnologia in merito alla sicurezza e agli aiuti alla guida.

La vettura viene immaginata con colori attuali che mettono in risalto, ulteriormente, lo stile giovanile e allo stesso tempo brioso del prototipo. Tommaso D’Amico, infatti, prefigura l’utilizzo di un motore a benzina AT3 da 100 CV, con cambio manuale e trazione anteriore, ma considerato anche il look ultramoderno della vettura potrebbe essere proposta con una batteria per mettersi in concorrenza con Renault Zoè, Honda E e tutte le migliori EV.

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