Cambia l’indennità di accompagnamento con 104: nuovi aumenti ed importo effettivo, è ufficiale

Aspetti inerenti l’indennità di accompagnamento 2023 da approfondire: quando può arrivare, aumenti e altri dettagli da sapere

C’è sempre grande attenzione su temi di interesse generale quale l’indennità di accompagnamento 2023, in tanti si chiedono quando possa arrivare, la percentuale di perequazione circa il prossimo anno e altri aspetti.

indennità di accompagnamento
InformazioneOggi

I beneficiari di tale indennità assisteranno ad un incremento dello stesso. Per quanto riguarda le date, è bene sottolineare che si può parlare di bozze di calendario per quanto concerne i pagamenti. Un’ipotesi che si basa su quanto avvenuto in precedenza, in merito alle programmazioni INPS e Poste.

Secondo normativa, l’istituto di previdenza inizia il pagamento delle prestazioni pensionistiche previdenziali e assistenziali sin dal primo giorno bancabile del mese. Per quanto attiene gennaio, si tratta di lunedì 2.

In tale data quindi si darà seguito, come noto, circa il pagamento per coloro che hanno optato per l’accredito dell’indennità di accompagnamento sul conto BancoPosta e Libretto di Risparmio. Così come PostePay evolution oppure bonifico bancario.

Qualora invece si vada a ritirare l’assegno alle poste, occorrerà tenera presente e seguire quanto indicato circa le turnazioni degli uffici delle Poste secondo i cognomi dei pensionati.

Bozza calendario pagamenti indennità di accompagnamento gennaio 2023: ipotesi giorni e cognomi

In merito alla bozza del calendario circa pagamenti delle indennità di accompagnamento a gennaio 2023, come detto non si tratta di date ufficiali, ma è una previsione in base a quanto avvenuto in precedenza. È dunque bene ed importante informarsi presso l’ufficio postale di interesse.

  • A-B, lunedì 02/01;
  • C-D martedì 03/01;
  • E-K mercoledì 04/01;
  • L-O giovedì 05/01;
  • P-R sabato 07/01 soltanto mattina;
  • S-Z lunedì 09/01.

Potrebbe quindi esservi una pausa rispetto al giorno 06/01, ovvero l’Epifania, rosso da calendario, per poi proseguire con la turnazione dal giorno successivo e concludersi il lunedì 9.

Le turnazioni possono anche cambiare nei piccoli Paesi o nelle grandi città, dunque è bene – lo si ripete – controllare il calendario nell’ufficio postale di riferimento.

Pensioni 2023 aumenti: di quali si tratta

Tanti gli spunti di interesse quando si parla di indennità di accompagnamento, come nel caso di chi è autosufficiente, spetta o meno? Ecco i dettagli in merito.

Tornando però al punto, focalizzandosi per il momento sulle pensioni, in tanti si domandano quali aumentano rispetto al 2023. La perequazione annuale si prevede per ogni trattamento pensionistico, tanto previdenziale quanto assistenziale. Come noto a molti, l’indennità di accompagnamento, al pari di quella di frequenza, comunicazione e talassemia, hanno visto l’esclusione dalla rivalutazione parzializzai del 2 per cento ottobre-dicembre 22.

Circa tali indennità dunque, a gennaio dell’anno prossimo, vi sarà la perequazione piena decisa dall’esecutivo al 7,3 per cento. In merito invece alle prestazioni che hanno beneficiato della rivalutazione anticipata, la percentuale sarà diversa.

E nel dettaglio, del 5,3 per cento. Dunque, incrementi riguarderanno tutti i trattamenti di tipo previdenziale ed assistenziale, tuttavia con percentuali diverse.

Accompagnamento 2023, quando e questione aumenti

In merito all’importo dell’assegno, l’aumento sarà di 38,33 euro, dunque si andrà da 525,17 a 563,50, andando ad applicare la rivalutazione piena.

Un altro aspetto da considerare però riguarda anche una piccola riforma circa la misura. Tra i punti che il Governo Meloni affronterà vi è anche il disegno di legge delega sull’autosufficienza, lasciato dall’esecutivo precedente. E ciò si lega ad una riforma accompagnamento 2023.

Sostanzialmente, il soggetto non autosufficiente potrà optare tra prestazione economica e assistenza diretta. Quella economica si legherà ad un assegno mensile garantito, come ora, a coloro che rispettano i requisiti al di là del reddito. Ma non sarà la medesima per ciascuno, dal momento che gli importi si modulerebbero in base al reale bisogno del soggetto con disabilità.

Non vi è però chiarezza ancora, riguarda il fatto che per averne diritto basterà ancora la condizione medica del percettore della prestazione, oppure se “l’effettivo bisogno“, andrà in futuro a comprendere anche la situazione dal punto di vista economico.

Qualora la scelta del soggetto non autosufficiente andrà nella direzione del sostegno medico, infermieristico, assistenziale, vi sarà la rinuncia alla prestazione di tipo economico. Questi però avrà assistenza domiciliare e sostegni concerti anche a caregiver e familiari che si occupano di dare assistenza.

Novità indennità accompagnamento

Nel dettaglio, si prevederebbero sostegni di natura economica alle badanti cui verrebbe stabilito anche un profilo professionale nazionale. Tale da andare ad individuare e competenze e una specifica formazione in merito.

Dunque, la misura non sarà eliminata ma vi sarà una ridefinizione e una riformulazione così da migliorare l’esistenza dei soggetti non autosufficienti. Occorre sottolineare che vi è ancora tempo per l’esecutivo prima dell’attuazione della riforma, a cominciare dall’approvazione del disegno di legge delle due Camere. Al riguardo vi è tempo sino al marzo del 2023.

Poi, a seguire, vi dovrà essere l’attuazione dei diversi punti, entro marzo 2024, dal momento che la riforma si lega agli obiettivi inerenti il PNRR.

Dunque è bene aspettare certezze e approfondire tali dettagli generali anche presso esperti del campo e soggetti competenti.

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