Figlio disabile: i 3 modi per tutelare l’eredità che non tutti conoscono

I risparmi di una vita, gli oggetti di valore ma anche i patrimoni mobiliari e immobiliari che costituiscono l’eredità lasciata al figlio o alla figlia disabile potrebbero essere a rischio in caso di tentativi di truffa o altri illeciti. Come tutelare il patrimonio ereditato in questi casi? 

Forse non tutti sanno che la legge prevede norme ad hoc per le famiglie che hanno figli con forme di disabilità grave. Proprio così, esistono regole aventi lo specifico scopo di tutelare i beni lasciati ai discendenti con un handicap accertato.  

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D’altronde ben si comprende che, per un genitore con un figlio disabile, una delicata questione attenga al destino del patrimonio lasciato dopo la morte, ma anche agli strumenti ed alle tutele che accompagneranno la persona con handicap quando la famiglia d’origine non ci sarà più. 

Di seguito intendiamo approfondire questi temi in particolare, onde capire come funziona la legge a tutela dell’eredità del disabile o della disabile. I dettagli.  

Tutela del patrimonio del disabile erede: la legge ad hoc n. 112 del 2016

Non solo gli aspetti legati alla tutela della salute e all’assistenza continuativa del disabile grave, ma anche – e soprattutto – le problematiche legate alla gestione del denaro e dei risparmi di una vita. Considerando il caso in questione, ovvero il figlio erede con un handicap, è facile immaginare che non sarà basso il rischio di truffe e di tentativi di appropriazione ingiustificata dei beni costituenti il patrimonio del figlio o della figlia disabile grave. 

Perciò la domanda che segue è assolutamente legittima: in che modo un genitore può tutelare il figlio o la figlia per il periodo in cui non sarà più in vita? Ebbene, le persone affette da disabilità, e i loro genitori, debbono ricordare che a a partire dal 2016 esiste una legge ad hoc, la n. 112 di quell’anno, mirata alla tutela del patrimonio in queste delicate circostanze. Detta anche legge sul ‘Dopo di noi’, il provvedimento include regole in tema di assistenza in favore delle persone con disabilità grave, che si ritrovano senza il sostegno familiare per la scomparsa dei genitori.

Il provvedimento è stato emanato nella finalità di immettere strumenti pubblici e privati che agevolino il benessere, l’inclusione sociale, l’autonomia e l’assistenza delle persone colpite da una forma di handicap grave. Il provvedimento non solo tutela il disabile dopo la morte dei genitori, ma anche concretizza una progressiva presa in carico del disabile già nel tempo in cui padre e madre sono in vita.  

Il Fondo speciale privato per i figli eredi disabili

Questa legge prevede anzitutto un fondo speciale privato, il quale è creato dai genitori a tutela del figlio o della figlia disabile. L’istituto ha una peculiarità nel fatto che implica un vincolo di destinazione dei beni previsti nel fondo, grazie ad un cosiddetto contratto di affidamento fiduciario, o anche ad una disposizione testamentaria ad hoc.

Con questo strumento:  

  • i genitori (gli affidanti) danno ad un soggetto di loro fiducia (l’affidatario) il compito di destinare e gestire i beni nell’interesse del figlio o della figlia disabile grave. Nel contratto si possono anche indicare le linee di compimento del programma, cui l’affidatario – amministratore – dovrà attentamente fare riferimento.  
  • l’affidatario prende l’impegno firmando il contratto o accettando l’incarico assegnatogli nel testamento redatto dai genitori;
  • il patrimonio formato dai beni che rientrano nel fondo speciale fiduciario è distinto da quello dell’amministratore affidatario. Conseguentemente i suoi creditori non hanno diritto di aggredirlo, per veder soddisfatto il proprio diritto di credito. 

Attenzione però all’ultimo punto: infatti l’art. 2645 ter del Codice Civile indica che il vincolo di destinazione sui beni può essere opposto ai creditori se l’atto viene trascritto e, dunque, è necessario fare riferimento ad un notaio, per ciò che attiene alla redazione del contratto o del testamento.  

Chiaramente il meccanismo permette di dare una efficace protezione contro le pretese e mire di terzi. E l’incarico di amministrazione è comunque vincolato dalle regole fissate dai genitori del disabile o della disabile. 

La possibilità di costituire un trust

Oltre a questo fondo, vi è qualcosa di simile e ci riferiamo al trust, ovvero una sorta di patrimonio separato, un istituto molto conosciuto e sempre caratterizzato da un vincolo di destinazione nel corso del tempo.  

In circostanze come questa, l’amministratore-gestore del trust è obbligato a non discostarsi dagli scopi predeterminati e che hanno chiaramente a che fare con la tutela patrimoniale del figlio disabile. 

Nel fondo vanno i beni individuati dai genitori del figlio disabile ed anche qui sussiste un vincolo di destinazione del patrimonio e di opponibilità ai soggetti terzi degli atti effettuati. 

Il Fondo speciale pubblico per i figli eredi disabili

Come abbiamo visto la legge citata sopra è molto importante per tutelare il figlio erede con handicap, perché include una serie di istituti e regole, che permettono di proteggere il patrimonio dalle possibili aggressioni dei terzi.

A tutela del disabile vi è anche il Fondo speciale pubblico, mirato proprio a chi si ritrova senza il sostegno della famiglia.  

In particolare lo strumento in oggetto: 

  • permette di evitare il ricovero dei figli disabili presso gli istituti, dando loro una opportuna sistemazione abitativa e cure adeguate; 
  • funziona grazie a risorse stanziate dallo Stato, le quali sono versate e gestite dagli enti locali, con distinti programmi di intervento ad hoc.  

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