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Economia

Tredicesima: pessime novità per questi pensionati che non la otterranno

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Non tutti i pensionati, purtroppo, riceveranno la tredicesima a dicembre 2022. Ma quali sono le cause e chi saranno gli sfortunati?

Durante il mese di dicembre ai pensionati e ad alcune categorie di lavoratori viene erogata la cd. tredicesima, la mensilità aggiuntiva.

InformazioneOggi

I lavoratori dipendenti ed i pensionati, dunque, attendono con trepidazione l’ultimo mese dell’anno perché sanno che potranno fare affidamento su una vera e propria rata aggiuntiva. Definita anche “gratifica natalizia”, spetta ai dipendenti (sia a tempo determinato sia indeterminato, sia pubblici sia privati), compresi i lavoratori domestici (colf, badanti, baby sitter); ne hanno diritto, inoltre, i percettori di pensione e di pensione di reversibilità.

Ci sono, però, delle cattive notizie per alcuni pensionati. La tredicesima, infatti, non riguarderà tutti. Vediamo per quale ragione e chi sono i fortunati che riceveranno la prestazione.

Leggi anche il seguente articolo: “Tredicesima più alta se versata a dicembre, il motivo che molti non conoscono“.

Tredicesima 2022: chi sono gli esclusi?

L’accredito della prestazione aggiuntiva avviene solo nel mese di dicembre, sia sugli stipendi dei dipendenti sia sulle pensioni. È stata introdotta dal CCNL del 5 agosto 1937 e, per i primi anni, era una prerogativa riservata solo ad alcune tipologie di lavoratori. Solo successivamente è stata concessa a tutti i dipendenti.

Di solito, hanno diritto alla tredicesima quasi tutti i pensionati. Ci sono, però, delle eccezioni particolari, in virtù delle quali tale categoria di contribuenti non riceve la mensilità aggiuntiva.

La tredicesima di dicembre 2022, infatti, non verrà erogata ai cittadini che hanno già beneficiato delle cd. pensioni anticipate. In particolare, è il caso di coloro che hanno deciso di smettere di lavorare usufruendo dell’APE Sociale, lo strumento di flessibilità in uscita riservato a coloro che hanno 63 annidi età.

I titolari di tale assegno pensionistico, dunque, a dicembre riceveranno l’importo ordinario, senza maggiorazione. Tuttavia, nel momento in cui il pensionato compie 67 anni di età, la situazione cambia. In base alla disciplina in vigore, infatti, al raggiungimento di tale requisito anagrafico, l’Ape Sociale si trasforma, automaticamente, in pensione di vecchiaia. A quel punto, l’erogazione della tredicesima spetta di diritto.

Quali conseguenze per i percettori di indennità di frequenza e accompagnamento?

Altre due categorie di pensionati saranno esclusi dal riconoscimento della tredicesima 2022. Si tratta dei percettori dell’indennità di frequenza (per i minorenni titolari di invalidità civile) e dei titolari dell’indennità di accompagnamento.

In questi due casi, la mensilità aggiuntiva non viene accreditata sulle prestazioni; tuttavia, tale limite non sussiste in relazione ad altri sussidi (sia assistenziali sia previdenziali) eventualmente riconosciuti. In altre parole, fatta eccezione per l’indennità di frequenza e quella di accompagnamento, la tredicesima si applica agli altri trattamenti pensionistici assistenziali.

Potrebbe interessarti anche: “La tredicesima è compatibile con il congedo straordinario? La risposta vi stupirà“.

A quanto ammonta la tredicesima? Attenzione ai neopensionati

Oltre ai pensionati che non riceveranno la mensilità aggiuntiva, anche un’altra categoria rimarrà delusa nel prossimo mese. Alcuni beneficiari, infatti, riceveranno la prestazione solo in misura ridotta. Tali soggetti, dunque, non avranno diritto all’importo pieno, normalmente concesso.

Di chi stiamo parlando? Dei neopensionati, cioè coloro che sono andati in pensione di recente. Se, infatti, si riceve l’assegno pensionistico solo da qualche mese, l’importo della tredicesima a cui si ha diritto sarà quantificato esclusivamente sui mesi effettivi di pensione.

Come si effettua il calcolo? Si tratta di un’operazione molto semplice. È sufficiente dividere la quota mensile della pensione per 12 (i mesi dell’anno). Si moltiplica, poi, la cifra risultante per il numero dei mesi reali di pensionamento. La cifra ricavata con tale calcolo, però, è anche soggetta alle trattenute IRPEF.

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